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Giovedì 13 APRILE 2017
San Luigi di Orbassano partner di Save the Children in una missione umanitaria

Il progetto si svolgerà in Mozambico ed in Pakistan per favorire in questi paesi a scarse risorse ed elevata mortalità pediatrica l’implementazione e l’uso della ecografia polmonare per la diagnosi della polmonite. Il progetto è stato affidato al dott. Volpicelli, esperto di ecografia polmonare.

Il Dott. Giovanni Volpicelli è stato individuato da Save the Children come il principale esperto internazionale di ecografia polmonare, e gli è stata proposta la collaborazione ad un progetto per la diffusione e la validazione della tecnica in aree a scarse risorse. A riferirlo una nota dell’ospedale.

“Il Dott. Volpicelli e lo staff della Medicina d’Urgenza dell’Ospedale San Luigi Gonzaga svolgono da anni attività di ricerca clinica applicata sulla ecografia polmonare. Egli ha diretto la prima conferenza di consenso internazionale sulla ecografia polmonare che ha stabilito le linee guida sull’utilizzo pratico di questa tecnica. Inoltre, il Dott. Volpicelli è promotore di numerosi studi clinici, anche in cooperazione nazionale ed internazionale, pubblicati su importanti riviste cliniche, che hanno contribuito in maniera decisiva ad introdurre nel mondo l’uso clinico della ecografia polmonare”, spiega la nota.

Il progetto umanitario di Save the Children si svolgerà in Mozambico ed in Pakistan, per favorire in questi paesi a scarse risorse ed elevata mortalità pediatrica l’implementazione e l’uso della ecografia polmonare per la diagnosi della polmonite, ottenendo un finanziamento dalla Bill & Melinda Gates Foundation. Il titolo del progetto è: “Evaluation of impact of lung ultrasound (LUS) on management of pneumonia in low-resource settings”. Dal 14 al 22 Aprile 2017 a Maputo, in Mozambico e dal 1 al 6 Maggio a Karachi, in Pakistan, uno staff di Save the Children insieme allo staff del San Luigi Gonzaga avvieranno il progetto su piccoli pazienti da 2 settimane a 24 mesi di vita.

L’obiettivo del progetto di Save the Children e del San Luigi Gonzaga è duplice:

1) insegnare la tecnica per un esame ecografico di conferma diagnostica della polmonite in aree a scarse risorse, in maniera da innalzare lo standard di sicurezza, migliorare l’efficienza del sistema sanitario e ridurre la mortalità per polmonite pediatrica;

2) generare evidenza scientifica tramite la raccolta di dati ed il confronto con i criteri diagnostici standard, per costruire un maggiore consenso internazionale riguardo l’utilizzo della ecografia polmonare per la diagnosi di polmonite pediatrica in aree a scarse risorse.

La polmonite è ancora la principale causa di morte da causa infettiva nei bambini nel mondo. Stime recenti indicano che nel 2013 sono morti per polmonite 935000 bambini sotto i 5 anni di età, circa il 15% delle morti totali. Nonostante i programmi di immunizzazione per protezione dallo Streptococcus Pneumoniae e Hemophilus Influenza, la mortalità per polmonite, in particolare nei Paesi a scarse risorse, resta molto elevata. Per combattere questa crescente mortalità, gli esperti ritengono necessario esplorare nuove modalità diagnostiche che abbiano un effetto migliorativo sul decorso della malattia, in quanto è opinione comune che la morte è prevenibile se la polmonite viene riconosciuta precocemente. Le linee guida attuali della Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) si basano su criteri variabili e segni clinici il cui rilievo è estremamente soggettivo e mancano standard strumentali di facile applicabilità.

L’ecografia polmonare per la diagnosi della polmonite è una nuova metodica che negli ultimi anni è stata scientificamente validata negli adulti ed in età pediatrica. Si tratta di una metodica di facile applicabilità, estremamente sensibile, poco variabile e soprattutto rapida, altamente portabile al letto del paziente, a basso costo e priva di radiazioni ionizzanti, se confrontata alla radiografia del torace. In particolare, esposizione alle radiazioni ionizzanti e costi rappresentano forti limitazioni alla applicazione della radiografia del torace in età pediatrica in aree a scarse risorse.

“Ho accettato con entusiasmo di collaborare con Save the Children al progetto sulla ecografia polmonare in Mozambico e Pakistan”, afferma il Dott. Giovanni Volpicelli. “Si tratta – aggiunge - di un progetto molto innovativo e soprattutto molto utile. Da anni mi occupo di ecografia polmonare, ed il principale stimolo mi viene dalla verifica giornaliera di quanto questa metodica innovativa possa essere utile ai pazienti. Per questo motivo impegno costantemente le mie energie per creare un consenso medico internazionale che favorisca la sua diffusione. Nel breve tempo, il progetto di Save the Children permetterà certamente di salvare più vite pediatriche negli ospedali del Mozambico e Pakistan, ma nel lungo tempo rappresenterà un ulteriore passo in avanti verso una più forte e definitiva consacrazione della metodica negli standard diagnostici dei sistemi sanitari di tutto il mondo”.

“Il progetto – conclude Volpicelli - avrà complessivamente una durata di due anni e dopo un primo periodo all’estero, valuteremo i dati ed i video degli esami che il personale da noi precedentemente addestrato ci invierà giornalmente tramite un apposito canale di comunicazione via internet. A fine anno si potrà così fare un primo bilancio degli effetti della implementazione della ecografia polmonare nelle procedure diagnostiche degli ospedali di Maputo e Karachi, e pianificare così i successivi passi necessari per completare il progetto ed eventualmente programmarne l’estensione ad altre aree di disagio e povertà”.

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