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Giovedì 27 APRILE 2017
A Osimo la prima residenza per anziani con il bollino di qualità

Il riconoscimento è stato messo a punto da Italia Longeva - il network scientifico dedicato alle tematiche dell’invecchiamento – e certifica la rispondenza delle prestazioni sanitarie erogate alle più importanti linee guida ed evidenze scientifiche in campo clinico. “Consiste non tanto in un riconoscimento ispirato alla logica della premialità, ma piuttosto in un vero e proprio percorso di miglioramento”, spiega la Regione Marche.

L’Istituto Grimani Buttari di Osimo, in provincia di Ancona, è la prima residenza sanitaria assistita in Italia cui viene conferito il Certificato Sigillo Qualità Italia Longeva. Si tratta di una certificazione a garanzia della rispondenza delle prestazioni sanitarie erogate alle più importanti linee guida ed evidenze scientifiche in campo clinico.

Il Certificato è stato messo a punto da Italia Longeva - il network scientifico dedicato alle tematiche dell’invecchiamento istituito da Ministero della Salute, Regione Marche e Irccs Inrca - in collaborazione proprio con l’Inrca e con il supporto tecnico di Bureau Veritas Italia.

“Consiste – spiega la Regione Marche in una nota che fa il punto sull'evento di presentazione del certificato - non tanto in un riconoscimento ispirato alla logica della premialità, ma piuttosto in un vero e proprio percorso di miglioramento. Consente infatti alle RSA, che su base volontaria decidono di intraprenderlo, di ottenere – in caso di esito positivo della verifica – un apposito sigillo quale riconoscimento della certificazione d’eccellenza. Il Certificato ‘Sigillo Qualità Italia Longeva’ si basa sull’approccio della certificazione ISO 9001-2015 e sulle misure di qualità riportate nella letteratura internazionale, derivate in particolare dagli strumenti di valutazione multidimensionale InterRAI: un protocollo di valutazione globale – simile alla check list che utilizzano i piloti prima del decollo – che attraverso un percorso guidato mira alla corretta e capillare registrazione dei parametri clinici e delle vaste problematiche assistenziali dell’anziano presso una residenza sanitaria”.

“Il progressivo invecchiamento della popolazione, l’aumento della speranza di vita e la crescita del numero di pazienti anziani e cronici hanno segnato il fallimento dell’approccio ospedale-centrico all’assistenza continuativa – ha dichiarato Roberto Bernabei, Presidente di Italia Longeva, nel corso della cerimonia di consegna del Certificato presso la Casa Grimani Buttari di Osimo –. Il futuro è delle strategie utili a potenziare la domiciliarità, o in alternativa una residenzialità assistita affidabile e di qualità comprovata: il Sigillo Qualità Italia Longeva va proprio nella direzione di comunicare, e così di garantire e di promuovere, le strutture italiane che sono in grado di offrire i servizi migliori e scientificamente validati. Ciò all’interno di un panorama nazionale – ha proseguito Bernabei – in cui sono presenti più di 12.200 presidi residenziali, per un totale di oltre 384.000 posti letto, caratterizzati da eterogeneità dei servizi e scarsa misurazione delle ricadute assistenziali. Noi vogliamo che questa importante risorsa, per la nostra che è la seconda nazione più vecchia del mondo, non si conquisti gli onori della cronaca solo in occasione di tristi episodi di malasanità e persino di violenza, ma che piuttosto, attraverso una certificazione basata sulle evidenze scientifiche, diventi uno dei fiori all’occhiello dell’organizzazione socio-assistenziale del nostro Paese”.

“La Regione Marche ha lavorato da sempre per dare qualità organizzativa e strutturale all’offerta residenziale – ha dichiarato Giovanni Santarelli, dirigente del Servizio Politiche sociali della Regione Marche nel suo intervento conclusivo- grazie anche ad una serie di interventi normativi e finanziari di grande portata e innovazione. Ora siamo in una situazione di importante aggiornamento di tutti gli atti e i programmi a partire dal sistema di accreditamento avviato con l’approvazione della l.r. 21/2016 a cui si darà seguito con i manuali nei quali verranno ridefinite le modalità di accreditamento. In tale ambito valorizzeremo i percorsi di umanizzazione, la partecipazione degli utenti alla vita della struttura, la formazione del personale. Le indicazioni emerse in questa sede, così come proposte da Italia Longeva e sperimentate sulla struttura Grimani Buttari, verranno prese in considerazione in questa fase di aggiornamento del sistema assieme ad altre indicazioni che arriveranno dal territorio nel corso delle consultazioni che faremo nei prossimi mesi. Accanto a questo però sarà nostra premura lavorare anche sul fronte della domiciliarità e dell’azione preventiva nell’ambito di progetti di longevità attiva sui quali stiamo ragionando assieme ad Inrca”.

“Coinvolgere il più possibile i pazienti /cittadini nel processo di innalzamento della qualità delle residenze socio-sanitarie. Partendo dall’illustrazione di questo obiettivo generale ha preso avvio la relazione di Francesco Di Stanislao, direttore dell’ARS –Marche. “Le linee d’azione della Regione Marche – ha proseguito - si basano su quattro punti chiave: l’individuazione dei criteri di accreditamento, la carta dei servizi, il portale trasparenza e il progetto di umanizzazione dei servizi con l’obiettivo principale di estendere progressivamente i criteri di umanizzazione in tutte le tipologie di residenze. Il forte ruolo dei pazienti è una priorità per mantenere sistemi sanitari focalizzati sulla qualità,insieme alla misurazione di ciò che conta per gli stessi pazienti in termini di risultati. Altro punto rilevante la formazione per elevare le competenze degli operatori.”

“L’adesione di una RSA al processo di certificazione – ha spiegato Fabrizia Lattanzio, Direttore Scientifico Irccs Inrca – prevede l’avvio di un percorso interno di revisione dei processi assistenziali e l’apertura della struttura all’esterno, tramite l’adozione di un set di indicatori da comunicare agli utenti – ospiti e loro familiari –, e infine la disponibilità a sottoporsi a vere e proprie verifiche ispettive da parte di un ente terzo accreditato. Oggi si è conclusa con successo la sperimentazione dell’iniziativa presso l’Istituto Grimani Buttari di Osimo, ma l’auspicio è che con il Sigillo Qualità Italia Longeva si inneschi un meccanismo virtuoso, che spinga le residenze di tutta Italia a innalzare la qualità dei servizi offerti. Per questo Italia Longeva divulgherà l’elenco delle RSA che otterranno il Sigillo, a beneficio del pubblico e dell’utenza. Obiettivo ulteriore – ha concluso – è coinvolgere nel processo le Regioni che, condividendo i vantaggi derivanti dal Certificato, possano essere interessate a promuovere la propria eccellenza investendo nel settore: in questo senso non è casuale che le Marche, una delle regioni più longeve d’Italia, facciano da apripista”.

“Per Bureau Veritas non si tratta solo di un semplice apporto tecnico – ha dichiarato Massimo Dutto, Communication Manager Bureau Veritas Italia – bensì di un preciso committment in un settore strategico e molto delicato. Con il sistema messo a punto con Italia Longeva vengono poste le basi per un approccio sistemico e metodologico anche culturale e per un nuovo percorso di qualità che integra le aspettative di tutte le parti interessate”.

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