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Giovedì 27 APRILE 2017
Welfare e manovrina, riesplode la polemica. Cgil, Cisl, Uil: “Mancano le risorse per evitare tagli a Fondo sociale e Non autosufficienza”

Questo quanto sottolineano Cgil, Cisl e Uil dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legge 50/2017. "Nel decreto il Governo avrebbe dovuto stanziare 210 milioni di euro per eliminare i recenti tagli al Fondo nazionale per le politiche sociali. Un impegno a fronte del quale le Regioni dovevano stanziare i 50 milioni sottratti al Fondo Non autosufficienza. Chiediamo un chiarimento da parte del Governo e soprattutto certezza che i Fondi vengano ristabiliti alle cifre concordate".

"Nella manovrina mancano le risorse necessarie per ristabilire la dotazione del Fondo per le Politiche Sociali a 311,56 milioni e del Fondo per la Non Autosufficienza a 500 milioni di euro, tagliati da un accordo tra Governo e Regioni e che, solo dopo le pressioni sindacali e del mondo associativo, le istituzioni si erano impegnate a recuperare". Questo quanto sottolineano Cgil, Cisl e Uil dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legge 50/2017.
 
"Nel decreto il Governo avrebbe dovuto stanziare 210 milioni di euro per eliminare i recenti tagli al Fondo nazionale per le politiche sociali - affermano i sindacati confederali -. Un impegno assunto dall'Esecutivo e ribadito dallo stesso Presidente del Consiglio Gentiloni in occasione dell'incontro con il Presidente della Conferenza delle Regioni Bonaccini, dove era stato concordato l'impegno da parte del Governo, cui sarebbe corrisposto quello delle Regioni, a reperire 50 milioni per cancellare i tagli al Fondo per la non autosufficienza. Anche il Ministro Poletti e l’assessore Facciolla, responsabile per le Regioni delle Politiche sociali, hanno ribadito i termini dell'accordo in un incontro con i sindacati confederali e dei pensionati e le associazioni del Tavolo nazionale sulla non autosufficienza".

Cgil, Cisl e Uil concludendo chiedono "un chiarimento da parte del Governo e soprattutto certezza che i Fondi vengano ristabiliti alle cifre concordate, con la garanzia che anche per il futuro la già esigua spesa sociale non subisca ulteriori tagli derivanti dal rispetto dei vincoli di bilancio".

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