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Mercoledì 03 MAGGIO 2017
Cannabis terapeutica. Nel Lazio sarà gratis per i pazienti oncologici, con sclerosi multipla e lesione del midollo spinale. Ecco il decreto

Le altre tipologie di pazienti dovranno pagare il preparato, acquistabile, su prescrizione del medico, nelle farmacie convenzionate. La commercializzazione riguarda solo la Fm 2 prodotta dallo stabilimento Chimico farmaceutico militare di Firenze. Le prescrizioni dovranno essere effettuate con una ricetta medica “non ripetibile”, che contenga per fini statistici alcuni dati anonimi del paziente. IL DECRETO.

Anche ne Lazio a breve potranno  preparati a base di cannabis. Lo stabilisce il decreto del Presidente Nicola Zingaretti numero 151 del 21 aprile che, recependo le direttive del ministero della salute,  disciplina le modalità di erogazione dei farmaci a base di cannabinoidi.  Sarà gratis per i pazienti oncologici, con sclerosi multipla e lesione del midollo spinale. Le altre tipologie di pazienti dovranno pagare il preparato, acquistabile, su prescrizione del medico, nelle farmacie convenzionate.

Nel caso di farmaci  a base di cannabinoidi  destinati a lenire il dolore cronico correlato a spasticità in pazienti affetti da sclerosi multipla, analgesia nel dolore cronico in pazienti con lesione del midollo spinale e analgesia nel paziente oncologico sintomatico con dolore cronico, la distribuzione  sarà esclusivamente a  cura delle farmacie  ospedaliere  del centro di riferimento in cui è a carico il paziente.

La commercializzazione riguarda solo  la Fm 2 prodotta dallo stabilimento Chimico farmaceutico militare di Firenze. Gli specialisti e i medici di medicina generale, spiega la Regione Lazio in una nota, “dovranno valutare in modo puntuale e personalizzato l’utilizzo di questo tipo di farmaci per gli impieghi terapeutici, già previsti dal precitato Decreto 9 novembre 2015”, e che  riguardano: l’analgesia in patologie che implicano spasticità associata a dolore (sclerosi multipla, lesioni del midollo spinale) resistenti alla terapia tradizionale; l’analgesia nel dolore cronico (con particolare riferimento al dolore neurogeno) in cui il trattamento con antiinfiammatori non steroidei o con farmaci cortisonici o oppioidi si sia rilevato inefficace; l’effetto anticinetosico e antiemetico nella nausea e vomito causati da chemioterapia, radioterapia, terapia per HIV, che non può essere ottenuto con trattamenti tradizionali; l’effetto stimolante dell’appetito nella cachessia, anoressia, perdita dell’appetito in pazienti oncologici, affetti da Aids, e nell’anoressia nervosa, che non può essere ottenuto con trattamenti tradizionali; l’effetto ipotensivo nel glaucoma resistente alle terapie convenzionali; la riduzione dei movimenti nella sindrome di Gilles de la Tourette.

Ogni acquisizione sarà tracciata, sarà il farmacista a preparare il prodotto e sarà necessaria sempre copia della prescrizione che dovrà conservare anche il paziente. “Il Ministero della Salute e della Difesa – si ricorda in una nota pubblicata sul blog del presidente Zingaretti - hanno siglato un accordo quasi tre anni fa, che prevede la produzione di sostanze a base di cannabis in uno Stabilimento chimico farmaceutico militare che si trova a Firenze. Cinque mesi fa il Ministero della Salute ha emesso una circolare in cui spiega quella struttura militare ha iniziato la commercializzazione della Cannabis Fm-2, a cui potrà rivolgersi anche il Lazio”.

Per ragioni di sicurezza, le prescrizioni dovranno essere effettuate con una ricetta medica “non ripetibile”, che contengano per fini statistici i dati anonimi relativi a età, sesso, posologia ed esigenza di trattamento. I medici prescrittori, previa registrazione su piattaforma web, dovranno compilare la scheda informatizzata raccolta dati dell'Istituto Superiore di Sanità, in conformità con il Codice in materia di protezione dei dati personali, inviandone copia al servizio farmaceutico della ASL territorialmente competente.

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