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Venerdì 05 MAGGIO 2017
Malattie respiratorie. A Viterbo il VII Convegno Nazionale della Tuscia

Obiettivo del convegno, promosso dall’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri, è “rispondere all’esigenza di affrontare i temi ‘caldi’ della pneumologia in una fase di mutamento dello scenario della Sanità, con l’esigenza di razionalizzare la spesa sanitaria attraverso la riduzione dei ricoveri ospedalieri, il rinnovamento della tecnologia e il telemonitoraggio del paziente”. Il programma

Si è aperto a Viterbo il VII Convegno Nazionale della Tuscia sullew “Nuove prospettive nelle malattie respiratorie”, promosso dall’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri (Aipo) e in corso fino a domani presso l’Università degli Studi della Tuscia.

Il Convegno è stato pensato per “rispondere all’esigenza di affrontare i temi caldi della pneumologia in una fase di mutamento dello scenario della Sanità, con l’esigenza di razionalizzare la spesa sanitaria attraverso la riduzione dei ricoveri ospedalieri, il rinnovamento della tecnologia e il telemonitoraggio del paziente”. “Anche le responsabilità sociali e medico legali di una diagnosi, dell’impostazione di una terapia, di un giudizio medico/legale come nel caso dell’OSA e della sonnolenza diurna sono estremamente attuali”, spiegano i promotori.

“Le malattie respiratorie croniche, come la BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva) – spiega l’Aipo -, sono malattie largamente diffuse che richiedono una gestione integrata non solo fra specialisti e Mmg, ma anche fra tutti coloro che prendono in carico il paziente. Essendo sottodiagnosticate e sottostimate comportano elevati costi socio economici e, se non precocemente trattate, evolvono verso forme più gravi fino all’insufficienza respiratoria. La BPCO in particolare è una condizione clinica eterogenea con numerose possibilità di trattamento a seconda dei fenotipi di ciascun paziente. La disponibilità di nuovi farmaci richiede una revisione critica dei vecchi schemi terapeutici che lo specialista deve “cucire” addosso ad ogni paziente”.

Nel corso del convegno si parlerà anche di Sindrome della Apnee Ostruttive del Sonno (OSA), “patologia cronica anch’essa sottostimata”, con “un pesante impatto nella vita quotidiana, nella performance lavorativa, nei rapporti sociali e sulla guida per la eccessiva sonnolenza diurna (EDS) correlata a tale sindrome” e causa anche di costi diretti ed indiretti “ notevoli, sia per il singolo che per la collettività”.

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