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Lunedì 08 MAGGIO 2017
Contributo da 3mila euro per le partorienti con residenza nelle isole minori

Il provvedimento, come spiegato dall'assessore Gucciardi, mira a “valorizzare, attraverso un contributo economico, i diritti delle partorienti assicurando parità di condizioni alle gestanti che, per mancanza di un punto nascita nel proprio Comune di residenza, devono trasferirsi in una struttura della Sicilia per partorire”. Il parto dovrà avvenire in un punto nascita autorizzato dal Servizio sanitario regionale.

È stato firmato dall’assessore alla Salute della Regione Siciliana, Baldo Gucciardi, il decreto che, in osservazione di quanto previsto dall’articolo 13 della Legge 24 del 5 dicembre 2016, “Assestamento del bilancio di previsione della Regione per l’esercizio finanziario 2016 e per il triennio 2016-2018. Variazioni al bilancio di previsione della Regione per l’esercizio finanziario 2016 e per il triennio 2016-2018”,  prevede per le donne residenti nelle isole minori della Sicilia, che partoriscono in un punto nascita della Regione, un contributo di tremila euro a testa. Il trend degli ultimi due anni è di circa trecento nascite nelle isole minori.

“La Regione intende valorizzare, attraverso un contributo economico, i diritti delle partorienti – afferma l’assessore Gucciardi in una nota – assicurando parità di condizioni alle gestanti residenti nelle isole minori che, per mancanza di un punto nascita nel proprio Comune di residenza, per partorire devono trasferirsi in una struttura della Sicilia autorizzata dal Servizio sanitario regionale”.

Nel decreto assessoriale sono specificati i requisiti necessari per fare istanza di richiesta del contributo. La partoriente deve avere la residenza in un Comune di un’isola minore, purché nell’isola, o nell’arcipelago di cui fa parte, manchi, anche in maniera temporanea, un punto nascita. La partoriente, inoltre, deve aver messo alla luce un neonato in un punto nascita autorizzato dal Servizio sanitario regionale della Regione. Il requisito è valido anche nel caso di interruzione della gravidanza che si verifica dopo 180 giorni dall’inizio della gestazione e nell’ipotesi di un bambino nato morto o deceduto dopo un breve lasso temporale.

Le aventi diritto in possesso dei requisiti possono richiedere il contributo entro il termine di sessanta giorni dal parto mediante istanza in forma di autocertificazione da inoltrare a mezzo Pec, raccomandata con ricevuta di ritorno o consegna diretta all’ufficio di Protocollo generale del Comune di residenza di un’isola minore. Inoltre, per le partorienti che hanno maturato i requisiti nel periodo che va dal 7 dicembre del 2016 alla pubblicazione del decreto, l’istanza potrà essere presentata entro 60 giorni dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del decreto stesso.

Per quanto riguarda l’erogazione del contributo, sarà l’assessorato alla Salute a provvedere a erogare le risorse ai Comuni delle isole minori. L’elenco delle beneficiarie del contributo sarà pubblicato ogni anno sulla Gazzetta ufficiale a cura dell’assessorato alla Salute, mentre i Comuni delle isole minori sono responsabili delle verifica delle veridicità delle istanze prodotte. I distretti sanitari delle isole minori, invece, si occuperanno di rendere disponibili i moduli di richiesta del contributo.  

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