quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 12 MAGGIO 2017
Contraccezione ormonale di emergenza a base di levonorgestrel. Le nuove raccomandazioni Aifa

Viene raccomandato l’uso di un contraccettivo di emergenza non ormonale, per quelle donne che desiderano ricorrere alla contraccezione di emergenza e che hanno usato un medicinale che induce gli enzimi epatici nelle ultime 4 settimane. In alternativa si consiglia di raddoppiare la dose abituale di levonorgestrel da 1,5 mg a 3 mg per compensare la riduzione dei livelli plasmatici causa della riduzione di efficacia dei contraccettivi ormonali. IL TESTO

"Per le donne che desiderano ricorrere alla contraccezione di emergenza e che hanno usato un medicinale che induce gli enzimi epatici nelle ultime 4 settimane, si raccomanda l’uso di un contraccettivo di emergenza non ormonale, ad es. un dispositivo intrauterino in rame (Cu- IUD). Se questa non rappresenta un’opzione possibile, si deve consigliare loro di raddoppiare la dose abituale di levonorgestrel da 1,5 mg a 3 mg per compensare la riduzione dei livelli plasmatici di levonorgestrel". Questa una delle raccomandazioni contenute nella nota Informativa importante sulla contraccezione ormonale di emergenza a base di levonorgestrel pubblicata dall'Aifa.
 
Nel documento si spiega poi che l’esposizione durante la gravidanza ad alcuni medicinali che causano induzione enzimatica è stata associata a difetti congeniti nel nascituro, "perciò è importante escludere la gravidanza dopo l’uso di contraccettivi d’emergenza contenenti levonorgestrel e consigliare forme affidabili di contraccezione regolare alle donne che usano questi medicinali".
 
"È noto - spiega l'Ente regolatorio - che il metabolismo del levonorgestrel è aumentato dall’uso concomitante di induttori degli enzimi epatici, principalmente induttori degli enzimi del CYP3A4. Evidenze recenti hanno mostrato che la somministrazione concomitante dell’antiretrovirale efavirenz (un medicinale usato per trattare l’HIV) riduce i livelli plasmatici di levonorgestrel (AUC) di circa il 50%. Altri medicinali che causano induzione degli enzimi epatici possono produrre riduzioni simili dei livelli plasmatici. Questa riduzione può diminuire l’efficacia dei contraccettivi ormonali di emergenza a base di levonorgestrel".
 
"Non è previsto alcun aumento del rischio di insorgenza di effetti indesiderati in conseguenza dell’assunzione di dosi più elevate di contraccettivi d’emergenza contenenti levonorgestrel. Tuttavia - prosegue la nota - l’associazione specifica di una dose doppia di levonorgestrel durante l’uso concomitante di un induttore enzimatico non è stata studiata, quindi si ricorda alle utilizzatrici e agli operatori sanitari di segnalare qualsiasi effetto indesiderato che si verifichi con l’uso di una dose doppia di contraccettivo d’emergenza a base di levonorgestrel".

"Si ricorda agli operatori sanitari che possono essere usati come contraccezione di emergenza i dispositivi intrauterini in rame (Cu-IUD). Poiché questi non sono influenzati dai medicinali ad induzione enzimatica, i Cu-IUD possono rappresentare un’alternativa appropriata per alcune donne, incluse quelle che usano medicinali che causano induzione enzimatica o medicinali a base di erbe", conclude Aifa.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA