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Venerdì 05 AGOSTO 2011
Antidepressivi per un americano su dieci

Crescono soprattutto i consumi in pazienti che non abbiano ricevuto una diagnosi esplicita di disturbi depressivi. I ricercatori: “Al decrescere dello stigma nei confronti degli antidepressivi, aumenta il numero di americani che li usa per far fronte allo stressi di tutti i giorni”.

Gli americani stanno consumando antidepressivi quanto mai prima, inoltre diventa sempre più ampia la quantità di farmaci prescritti a persone che non hanno ricevuto una diagnosi psichiatrica da uno specialista.
È questo il risultato preoccupante di uno studio condotto da ricercatori della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health in Baltimore e pubblicato sul numero di agosto di Health Affairs.
“Sia i consumatori che i prescrittori di antidepressivi dovrebbero essere più informati sulle indicazioni (e i sintomi) per cui gli antidepressivi danno il meglio di sè”, ha commentato il principale autore dello studio, Ramin Mojtabai. “Benché questi farmaci non abbiano significativi effetti avversi in acuto, questi potrebbero emergere nel lungo periodo”, ha aggiunto.
I ricercatori hanno rianalizzato i dati dei rapporti annuali dei Centers for Disease Control and Prevention, prendendo in considerazione oltre 230 mila cartelle cliniche nel periodo che va dal 1996 al 2007.
Nel periodo considerato, per i pazienti con una diagnosi di depressione maggiore, si è registrato un aumento del 44 per cento di prescrizione di antidepressivi. Un incremento ben più ampio è stato registrato in quanti invece non avevano ricevuto una diagnosi esplicita: per questo gruppo i consumi sono più che raddoppiati. Interessante anche il profilo dei pazienti “senza diagnosi”: nella maggior parte dei casi si tratta di donne bianche, tra i 35 e i 64 anni e di pazienti con un’assicurazione sanitaria pubblica e più malattie croniche.
Per i ricercatori l’aumento dei consumi non equivale necessariamente a un incremento dell’inappropriatezza, tuttavia - sostengono - è di vitale importanza comprenderne le cause per mettere a punto politiche sanitarie in grado di assicurare ai pazienti i trattamenti più efficaci.
Tuttavia, il fatto che dai dati emerga che gli antidepressivi sono impiegati per pazienti con un’ampia gamma di disturbi - dai problemi del sonno alla disfunzione erettile alla difficoltà a smettere di fumare - per il team solleva qualche sospetto su un impiego poco ortodosso della classe farmaceutica. E soprattutto su un impiego troppo frettoloso. “Al decrescere dello stigma nei confronti degli antidepressivi, negli americani sta crescendo l’abitudine a usare questi farmaci per fronteggiare lo stress di tutti i giorni”, ha sottolineato Mojtabai, che ha fatto presente come ormai un americano su dieci assuma questi medicinali almeno una volta l’anno. 

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