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Mercoledì 17 MAGGIO 2017
Miasmi a Genova. L’Arpal monitora la situazione sul fronte sanitario

Ancora sconosciute le cause dei forti odori. La Capitaneria di Porto ha escluso che siano stati originati da una nave. La situazione non ha causato alcun accesso al Pronto soccorso cittadino, ma il Numero Unico di emergenza 112 ha ricevuto 367 chiamate in poco più di un’ora.

“Regione Liguria è in campo attraverso Arpal – Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente per monitorare la situazione a seguito dei miasmi maleodoranti avvertiti nel pomeriggio nel centro di Genova. In questo quadro restiamo, con le strutture regionali e di agenzia, pronti a intervenire qualora fossero richiesti, da parte degli enti preposti alla gestione di queste situazioni, interventi di approfondimento”. Così l’assessore regionale all’Ambiente Giacomo Giampedrone è intervenuto ieri a seguito dei miasmi maleodoranti avvertiti nel centro di Genova. In particolare, Arpal ha mantenuto il contatto con la sala operativa dei Vigili del fuoco, che stanno ancora indagando per risalire alla sorgente, e con la Capitaneria di Porto, che esclude che i miasmi possano essere originati da una nave. Dal tardo pomeriggio di ieri non risultano nuove segnalazioni.

Dal punto di vista sanitario, la Regione spiega che nessun Pronto soccorso cittadino ha registrato accessi legati ai miasmi avvertiti nel centro cittadino. Il Numero Unico di emergenza 112 ha ricevuto 367 chiamate dalle 15.30 alle 17.00: la maggior parte erano di competenza dei Vigili del fuoco che si sono attivati immediatamente. A fronte dell’elevato numero di chiamate, a sostegno della Centrale Unica di risposta del 112 di Genova è intervenuta, come da protocollo, la Centrale di Milano che ha attivato gli interventi necessari. “Il Numero Unico attivo sul territorio genovese – sottolinea la vicepresidente e assessore alla Sanità Sonia Viale - mai prima d’ora aveva fronteggiato un numero così elevato di telefonate in un periodo di tempo così ristretto: il sistema ha retto senza determinare alcuna criticità”.

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