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Mercoledì 17 MAGGIO 2017
Agenas. Un emendamento alla “manovrina” per dare il via ad assunzioni stabili. Il fabbisogno è di 147 organici, per far fronte ai nuovi impegni dell’Agenzia

Lo ha presentato Paolo Tancredi di AP e prende spunto indirettamente dai rilievi della Corte dei Conti del gennaio scorso che lamentavano un eccessivo ricordo di Agenas alle consulenze. Ma l’Agenzia ha sempre più compiti istituzionali (previsti da diverse leggi) e con l’attuale organico non ce la può fare. Non sono attesi nuovi oneri perché le assunzioni sarebbero comunque coperte dal budget attuale di Agenas. IL TESTO.

Regole e controlli, nuovi metodi da seguire con rigore per fare funzionare al meglio la sanità italiana, contribuendo a migliorare la qualità di cure e assistenza in quelle regioni del Paese dove aziende e ospedali sono in affanno. E attivare, per conto del Ministero della Salute e di Anac, un piano di rafforzamento della trasparenza e prevenzione della corruzione che in Italia non ha precedenti.
 
Ci pensa Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali che negli ultimi anni è stata incaricata, carte alla mano, di tutti questi nuovi compiti, fondamentali per ammodernare il Servizio Sanitario Nazionale, rendendolo moderno, mantenendone i caposaldi storici di universalismo e cercando una maggiore equità tra regioni, un alto livello di qualità in ogni Asl, in ogni ospedale.
 
Regole scritte nero su bianco che ora rischiano di sommergere le scrivanie dei soli 46 dipendenti dell’Agenzia che, per ottemperare a tutti gli obblighi, ha evidente necessità di rinforzi. Sono infatti i professionisti di Agenas a supportare monitoraggio e valutazione della spesa sanitaria e dei Livelli Essenziali di Assistenza, la verifica preventiva l’andamento dei singoli Sistemi Sanitari Regionali richiamando l’allerta in caso di scostamenti significativi su qualità, sicurezza, efficacia, quantità, appropriatezza ed equità dei servizi erogati.
 
Un servizio che Agenas ha anche ampliato su indicazioni del Ministero della Salute che, accanto al lavoro sulle Regioni, nel tentativo di evitare sprechi di risorse pubbliche, ha chiesto di entrare ancora di più nel dettaglio della spesa introducendo i piani di rientro dei singoli ospedali.
Una massa imponente di lavoro quindi, che si aggiunge a quello svolto per la definizione dei Piani sanitari regionale che analizzano le attività di emergenza, territoriali e ospedaliere supportandone i processi di riorganizzazione, l’organizzazione delle reti territoriali, anche per quanto riguarda le fragilità e le non autosufficienze.
 
Agenas che attraverso il Piano Nazionale Esiti costituisce una formidabile banca dati che promuove il confronto tra professionisti e diffonde le buone pratiche, Agenas che costituisce il vero avamposto all’organizzazione dell’Educazione Continua in Medicina (ECM) attraverso convenzioni che regolano conflitti di interesse e certificano la qualità della formazione.
 
Tutto sempre con le sole 46 unità. O meglio, con le 46 unità e il ricorso a professionisti di comprovata esperienza ed elevata professionalità che di volta in volta vengono ingaggiati con contratti di collaborazione coordinata e continuativa, pratica che la Corte dei Conti nel gennaio scorso ha stigmatizzato, invitando espressamente l’agenzia ad “adottare politiche che limitino in modo sostanziale” tale prassi.       
 
Da qui un emendamento alla “manovrina” (decreto-legge 24 aprile 2017 n. 50) presentato da Paolo Tancredi (AP) e che sembra stia  trovando ampio consenso parlamentare, potrebbe finalmente soddisfare il rilievo della Corte dei Conti, allineare quanto accade in Agenzia alle politiche riformiste del lavoro col superamento del precariato attraverso interventi strutturali di programmazione di un Ente Pubblico e dare ad Agenas quella prospettiva di stabilità necessaria per lo svolgimento di funzioni fondamentali per il Servizio Sanitario Nazionale.
 
Il tutto poi dovrebbe avvenire senza oneri aggiuntivi in quanto la spesa per le nuove assunzioni a tempo indeterminato (se ne stimano necessarie almeno 147 da assumere per step entro il 2018) troverebbe abbondante copertura nel bilancio di Agenas.

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