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Giovedì 18 MAGGIO 2017
Malattia Menière. Romani (Idv): “Pronto a presentare ddl per riconoscerla come patologia invalidante”

Il vicepresidente della commissione Sanità del Senato ha illustrato oggi la sua proposta a Bologna. "Il provvedimento si propone di assicurare omogeneità di trattamento a tutti i malati sull'intero territorio nazionale, prevedendone il riconoscimento come malattia cronica invalidante e il relativo inserimento tra le patologie che, ai sensi di legge, danno diritto all'esenzione del ticket".

"La malattia di Menière è una malattia cronica invalidante che deve essere riconosciuta come tale e le cui spese terapeutiche devono essere sostenute dallo Stato". È questo il cuore del Ddl presentato dal senatore Maurizio Romani (Idv), Vicepresidente della commissione Sanità e di cui si è discusso oggi a Bologna nel corso dell'iniziativa 'Disposizioni per il riconoscimento della malattia di Menière come malattia cronica invalidante'.
 
"Il malato di Menière - spiega - vive una difficile condizione sociale: è affetto da una patologia cronica, non riconosciuta come tale, con sintomi non visibili e difficilmente spiegabili. La sintomatologia riguarda un aumento di pressione dei liquidi che circolano nell'orecchio interno, con conseguente danno a carico della parte uditiva e della parte deputata al controllo dell'equilibrio".
 
"Tra le conseguenze, che il malato fatica ad accettare - continua Romani - la perdita della propria autonomia, spesso accompagnata da depressione di tipo reattivo, mal adattiva e post-traumatica. È evidente che nell'attuale congiuntura economica particolarmente sfavorevole, i malati sono i primi a rischiare di perdere il lavoro e l'assenza di protezione sociale spaventa molto chi affronta ingenti spese per le terapie. Tensioni che certamente rappresentano un elemento peggiorativo della malattia".
 
"Il Disegno di legge di cui sono primo firmatario - precisa il parlamentare - si propone, dunque, di assicurare omogeneità di trattamento a tutti i malati sull'intero territorio nazionale, prevedendone il riconoscimento come malattia cronica invalidante e il relativo inserimento tra le patologie che, ai sensi di legge, danno diritto all'esenzione dalla partecipazione alla spesa per le correlate prestazioni sanitarie. Spetterà, poi, al Ministero della salute individuare, con proprio decreto, criteri oggettivi ed omogenei per identificare le condizioni cliniche gravi che avranno diritto all'esenzione, presidi sanitari pubblici, già esistenti tra i reparti di otorinolaringoiatria e neurologia, per la diagnosi e la cura della malattia e predisporre linee guida per consentire alle Regioni di procedere con rilevazioni statistiche dei soggetti affetti, per approntare protocolli terapeutici riabilitativi".
 
"La gravità delle conseguenze della malattia - conclude Romani - non può essere ignorata e richiede un rapido esame del mio Disegno di legge". Hanno preso parte all'evento di Bologna, promosso dall'Ammi Onlus (Associazione Malati Menière Insieme), oltre a Romani anche Nadia Gaggioli, Presidente di AMMI Onlus, Giancarlo Pizza, Presidente dell'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Bologna, Anna Baldini, Segretario del Tribunale per i Diritti del Malato-Cittadinanzattiva e responsabile del coordinamento per i malati cronici dell'Emilia Romagna, Mauro Tronti, Vice presidente di AMMI Onlus, e Pier Paolo Cavatuzzi, specialista in otorinolaringoiatria Ospedale Maggiore, Ausl di Bologna.

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