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21 MAGGIO 2017
Sonno migliore se ci si espone alla luce per 8-12 ore

I lavoratori che sono esposti alla luce solare o a quella proveniente da fonti molto luminose interne, specie durante le ore del mattino, dormono meglio di notte e tendono a sentirsi meno depressi e stressati, rispetto a quelli che non hanno a disposizione molta luce la mattina. A questa conclusione è approdato uno studio condotto a New York e pubblicato dalla rivista Sleep Health.

(Reuters Health) – Una maggiore esposizione alla luce durante il giorno e una riduzione della luce durante la notte sono fondamentali per un “modello” di sonno salutare, perché aiutano a regolare l’orologio biologico circadiano. È quanto scrivono su Sleep Health Mariana Figuero e colleghi del Lighting Research Center presso il Rensselaer Polytechnic Institute di Troy (New York).

Lo studio
Per studiare il rapporto tra illuminazione dell’ambiente di lavoro e ciclo sonno-veglia, il team di ricerca ha reclutato gli impiegati di cinque edifici governativi degli Stati Uniti. Ai 109 dipendenti sono stati forniti di dispositivi che misuravano l’esposizione a varie fonti di luce durante il giorno. L’esperimento è stato condotto in estate, ma 81 partecipanti lo ha ripetuto anche d’inverno. Gli impiegati sono stati invitati a riportare i loro tempi di sonno e sveglia e a completare dei questionari sulla loro qualità dell’umore e del sonno alla fine di ogni periodo di studio. I ricercatori hanno così evidenziato che le persone che sono state esposte a maggiori quantità di luce durante le ore del mattino, tra le 8 e le 12, si sono addormentate più rapidamente di notte e hanno avuto meno disturbi del sonno notturno rispetto a quelli esposti a luci deboli di mattina. Inoltre coloro che maggiormente godevano della luce al mattino erano anche meno inclini a segnalare sintomi di depressione e stress.

Fonte:Sleep Health 2017

Madeline Kennedy

(Versione italiana Quotidiano Sanità/ Popular Science)

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