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Mercoledì 24 MAGGIO 2017
Angioedema. A Biella confronto per costruire un protocollo condiviso di trattamento

Coinvolti più specialisti sia del pronto soccorso, che di altri settori, tra cui farmacia e laboratorio allo scopo di definire la stesura di un protocollo diagnostico terapeutico condiviso. L’angioedema è una patologia classificata come malattia rara e caratterizzata da un rapido gonfiore della cute, tale reazione può scatenare da una allergia o avere un’origine ereditaria.

Si è svolto ieri, all’ospedale di Biella, il convegno su “Angioedema: in urgenza e nella partica clinica”, patologia che, pur essendo classificata come malattia rara, “vede una rilevante prevalenza nel territorio biellese”, rimarca la Asl in una nota. Caratterizzata da un rapido gonfiore della cute, tale reazione può scatenare da una allergia o avere un’origine ereditaria. Si tratta di una malattia comunque estremamente eterogenea e che proprio per le sue caratteristiche non viene trattata da un solo specialista.
 
Sono molteplici infatti i sintomi che possono caratterizzare l'angioedemala e ciò fa sì che spesso essa venga gestita prevalentemente in pronto soccorso e solo in piccola parte da dermatologi, allergologi e internisti.  La scarsa specificità dei sintomi fa sì che la condizione possa a lungo non essere inquadrata nel modo giusto, aumentando i rischi in una condizione di emergenza. Da qui l’importanza di una diagnosi tempestiva che, specie nei casi di angiodema ereditario, diventa determinante.
 
Al convegno sono intervenuti il prof. Giovanni Rolla, dell’Università di Torino e il prof. Marco Cicardi, dell’Università di Milano. Quest’ultimo è tra i massimi esperti in materia, riferimento nazionale per l’angiodema ereditario. Coinvolti più specialisti sia del pronto soccorso, che di altri settori, tra cui farmacia e laboratorio, “perché l’intento è stato quello di poter avere un confronto multidisciplinare, così da definire la stesura di un protocollo diagnostico terapeutico condiviso: un percorso codificato per il trattamento dell’angiodema, ereditario e non”. 

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