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Mercoledì 24 MAGGIO 2017
Fibrillazione atriale, scoperto un nuovo farmaco. Il cioccolato

Secondo uno studio pubblicato ieri da Hearth, basato su un lavoro a lungo termine condotto in Danimarca, chi assume una porzione di cioccolato tre volte al mese ha circa il 20% in meno di probabiltà di sofffrire di fibrillazione atriale rispetto a chi non ne consuma affatto.

(Reuters Health) –Una notizia che farà felici molti appassionati di questo alimento. Secondo uno studio danese, un piccolo quantitativo di cioccolato a settimana ridurrebbe il rischio di fibrillazione atriale. I ricercatori hanno scoperto che chi mangia cioccolata da una a tre volte al mese presenta il 10% in meno delle probabilità di ricevere diagnosi di fibrillazione atriale rispetto a chi vi si avvicina meno di una volta al mese. "All’interno di una dieta salutare, un’assunzione moderata di cioccolato è una scelta di snack sana”, afferma Elizabeth Mostofsky, della T.H. Chan School of Public Health e del Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston, autrice principale dello studio. Tuttavia, il lavoro scientifico non può dire con certezza che sia stato il cioccolato a prevenire la fibrillazione atriale.

La premessa
Sul numero del 23 maggio della rivista Heart, Mostofsky e colleghi hanno scritto che cacao e cibi che lo contengono hanno un alto volume di flavonoidi, che si ritiene abbiano proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e in grado di rilassare i vasi sanguigni. Già alcuni studi avevano riscontrato che il consumo di cioccolato – soprattutto fondente, molto ricco dii flavonoidi – è legato a migliori risultati in termini di salute cardiaca e a un minor rischio di episodi ischemici e insufficienza cardiaca. Tuttavia, la letteratura non ha ancora raccolto un numero di ricerche significative sul potenziale legame tra il cioccolato e la dimunzione del rischio di fibrillazione atriale.

Lo studio
Per approfondire la questione, i ricercatori si sono serviti dei dati raccolti da uno studio a lungo termine su 55.502 uomini e donne in Danimarca. I partecipanti avevano tra i 50 e i 64 anni al momento dell’arruolamento e hanno fornito informazioni sulle loro diete quando sono entrati nello studio, tra il 1993 e il 1997. I ricercatori hanno poi associato i dati sulla dieta ai registri di salute nazionali presenti in Danimarca. Nel complesso, durante un follow-up medio di 13,5 anni si sono verificati circa 3.346 casi di fibrillazione atriale. In base all’alimentazione dichiarata all’inizio del periodo di studio, le persone che mangiavano una porzione, circa 28,35 grammi, di cioccolato a settimana avevano meno probabilità di ricevere diagnosi di fibrillazione atriale entro la fine della ricerca rispetto a chi riferiva di consumare tale alimento meno di una volta al mese. Analogamente, chi ne mangiava da 56,69 a 170 grammi aveva il 20% in meno delle possibilità di essere diagnosticato con fibrillazione atriale, mentre coloro che ne consumavano più di 28,35 grammi al giorno presentavano il 16% in meno delle probabilità di soffrire della condizione.

Tra le donne, la maggiore riduzione del rischio era legata all’assunzione di una porzione di cioccolato a settimana. Per gli uomini, la più grande riduzione è arrivata con il consumo di due-sei porzioni a settimana.

"Credo che qui il messaggio sia che un moderato consumo di cioccolato all’interno di una dieta sana è una possibilità”, ha dichiarato Mostofsky.

I commenti
Sean Pokorney e il Dr. Jonathan Piccini scrivono in un editoriale di accompagnamento che i risultati dello studio sono incoraggianti e giustificano ulteriori considerazioni, nonostante i loro limiti. "Serve uno studio controllato randomizzato in doppio iper valutare la vera efficacia del cioccolato nella prevenzione della fibrillazione atriale e tale studio dovrebbe includere dosi quantificate di cacao”.

Fonte: Heart 2017

Andrew M. Seaman

(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Nutri&Previeni)

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