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Martedì 30 MAGGIO 2017
Servizio Ivg Alatri. La Asl alla stampa: “Non chiamatelo Centro aborti”

La precisazione è contenuta in una nota del capo ufficio stampa della Asl di Frosinone, Marco Ferrara. “La dizione ‘Centro per l’aborto’ , benché solo riportato dai quotidiani, è qualcosa che stride con la sensibilità e sembra accreditare l’idea che qualcuno abbia voluto ‘istituire e lanciare’ un servizio innovativo”. “E’ stata colmata una lacuna e riapplicato un obbligo istituzionale di legge (n.194/78)”.

“Non chiamatelo Centro Aborti. Usate la corretta definizione di Servizio per l’Interruzione Volontaria di Gravidanza”. È questa, in estrema sintesi, la richiesta avanzata alla stampa dalla Asl di Frosinone attraverso una nota redatta pochi giorni fa dal capo ufficio stampa della Asl, Marco Ferrara, e indirizzata a “direttori e colleghi”.

“Più volte – spiega Ferrara nella nota - sono apparsi articoli relativi al 'Servizio per l’Interruzione Volontaria di Gravidanza' (Ivg), riattivato in questa Asl presso il Polo ospedaliero Frosinone – Alatri, Presidio di Alatri, e impropriamente rappresentato quale ‘Centro per aborti’”.

Considerata “la delicatezza ed importanza dell’argomento in questione” Ferrara chiede quindi ai giornali di dare eco alla seguente precisazione da parte della Asl di Frosinone.

“Come è noto presso il Presidio di Alatri è stata organizzata – per tutta la Asl – la Chirurgia a ciclo breve: Day surgery, week surgery etc.. Le interruzioni di gravidanza (siano esse con pillola che chirurgiche) si fanno in Day hospital ospedalieri. Pertanto è normale che, nel momento in cui è stato possibile ripristinare un Servizio adeguato ed organizzato, peraltro previsto per legge, con medici ed assistenti sociali dedicati, sia stato localizzato dove già la ASL aveva concentrato provincialmente la Chirurgia a ciclo breve. E’ stata colmata una lacuna e riapplicato un obbligo istituzionale di legge (n.194/78) ‘Norme per la tutela della maternità e sull’interruzione volontaria di gravidanza’”.

Nella nota si precisa, inoltre, che “ad Alatri è stato organizzato un ‘Servizio accoglienza Donna’ per tutte le problematiche (cliniche e sociali) che una gestazione comporta: sono seguite da assistenti sociali, ascoltate e consigliate. Solo alla fine del percorso, se l’interessata ‘volontariamente’ desidera interrompere la gravidanza, l’intervento viene effettuato”.

Ferrara evidenzia, dunque, come “la dizione ‘Centro per l’aborto’, benché solo riportato dai quotidiani, sia un qualcosa che stride con la sensibilità (come fatto presente da numerosi cittadini) e sembra accreditare l’idea (non certo di esperti) che qualcuno abbia voluto ‘istituire e lanciare’ un servizio innovativo”.
 

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