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Martedì 30 MAGGIO 2017
Tumori. Istituita la Rete interaziendale di radioterapia oncologica della Basilicata

L’organizzazione della rete prevede l’Irccs Crob di Rionero in Vulture con funzione di Hub e l’attivazione di centri satelliti (Spoke) presso il presidio ospedaliero San Carlo di Potenza e il Madonna delle Grazie di Matera. La Giunta ha infatti contestualmente dato anche il via libera al sito di radioterapia al Madonna delle Grazie.

Si va completando la rete oncologica regionale. La Giunta regionale, nell'ultima seduta presieduta dall'assessore alle Politiche della persona, Flavia Franconi, vicepresidente, ha infatti approvato una delibera per la realizzazione di un sito di radioterapia completo di bunker ed acceleratore lineare presso il presidio ospedaliero Madonna delle Grazie di Matera. L’importo previsto per l’intervento è di 3.750.000 euro. In particolare il progetto prevede la costruzione del bunker e del sistema di radioterapia per 3.025.000 euro e per i restanti 725.000 euro è previsto l’acquisto di altre tecnologie connesse.

Con il provvedimento approvato, in particolare, viene istituita la “Rete interaziendale di radioterapia oncologica della Regione Basilicata”, basata sull’implementazione di un modello interaziendale integrato, teso a produrre omogeneità di gestione del paziente oncologico e a razionalizzare le risorse umane e tecnologiche.

“La rete – si spiega in una nota della Regione - dovrà realizzare un sistema integrato ed omogeneo di definizione, valutazione e validazione della qualità dei percorsi terapeutici in oncologia e delle tecniche dei trattamenti radioterapici in tutta la regione, oltre che razionalizzare gli investimenti con vantaggi in termini di ritorno economico”.

L’organizzazione della rete prevede l’Irccs Crob di Rionero in Vulture con funzione di Hub e l’attivazione di centri satelliti (Spoke) presso il presidio ospedaliero San Carlo di Potenza e il Madonna delle Grazie di Matera.

“Si tratta - afferma Franconi - di un traguardo molto importante. Il completamento della rete con l’attivazione degli spoke garantirà un’offerta di prestazioni di livello qualitativo molto elevato per i pazienti, evitando loro di allontanarsi molto dal proprio domicilio e risparmiando i disagi dovuti a trasporti ed attese in un territorio con una complessa orografia”.

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