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Mercoledì 31 MAGGIO 2017
Gaslini e San Martino ospitano oltre 50 studenti Usa per programma affiancamento e osservazione

Arriva per la prima volta in Italia Atlantis Project, l’iniziativa nata nel 2007 con l’obiettivo di far conoscere in prima persona le dinamiche del sistema sanitario Internazionale a universitari americani iscritti a corsi propedeutici alle facoltà di Medicina. Gli studenti provengono dalle più prestigiose università americane tra cui Harvard, Princeton, Yale, UC-Berkeley, Johns Hopkins,

L’Istituto Giannina Gaslini e l’Ospedale Policlinico San Martino, in collaborazione con il progetto internazionale Atlantis Project, ospiteranno tra metà maggio e metà luglio oltre 50 studenti provenienti dalle più prestigiose università americane tra cui Harvard, Princeton, Yale, UC-Berkeley, Johns Hopkins, per un programma estivo di affiancamento ed osservazione in molti Ospedali anche Italiani, patrocinato dal Ministero della Salute.

Atlantis Project (AP), con sede a Washington D.C., nasce nel 2007 con l’obiettivo di far conoscere in prima persona le dinamiche del sistema sanitario Internazionale a universitari iscritti a corsi propedeutici alle facoltà di medicina. AP che ha avviato progetti in diverse città in Europa e Sud America, arriva a Genova per la prima volta e Gaslini e San Martino sono i primi ospedali in Italia ad esser stati interessati dall’iniziativa.

“L’Istituto Gaslini è onorato di mettere a disposizione della crescita umana e professionale dei giovani le sue expertise. La sua missione di “ospedale di insegnamento” non solo lo esige, ma lo auspica anche, per sviluppare una collaborazione che possa crescere negli anni coinvolgendo un numero sempre maggiore di studenti” spiega Paolo Petralia, direttore generale dell’Istituto Gaslini.

“Il Progetto Atlantis rappresenta un’ottima opportunità per proporre le nostre metodologie di lavoro, di ricerca e di studio a giovani studenti provenienti da realtà universitarie prestigiose. Il contatto sarà di certo stimolante anche per i nostri professionisti che potranno mostrare le nostre eccellenze, ricavandone magari qualche spunto interessante per la nostra attività” aggiunge Giovanni Ucci, direttore generale dell’Ospedale Policlinico San Martino.

Fin dallo scorso quinquennio l’Istituto Gaslini ha attivato accordi di collaborazione internazionale “alla pari” per lo scambio tra professionisti, e di “secondo livello” per ospitare operatori e studenti stranieri ed italiani nell’ambito di diversi percorsi di aggiornamento e formazione. Sono oggi una ventina gli accordi internazionali attivi ed una trentina quelli con Atenei ed Enti formativi italiani, nell’ambito dei quali una decina di medici e sanitari sono stati accolti in stage di perfezionamento plurimensili al Gaslini nel corso dell’ ultimo biennio, provenienti dal Marocco, dal Kosovo, dal Kurdistan iracheno, dalla Tunisia e Repubblica Dominicana.

Secondo i dati diffusi dall’Istituto Gaslini, nel corso del 2016 sono stati 58 i frequentatori italiani e 18 quelli stranieri ospitati - al di fuori dei percorsi accademici di laurea, dottorato, specializzazione e perfezionamento - nelle diverse Unità Operative del Gaslini,  mentre nei primi quattro mesi del 2017 sono già 33 italiani e 2 stranieri. Sempre nel corso dell’ultimo biennio l’Ospedale è altresì meta d’elezione per molti studenti di medicina dell’Europa dell’Est, che giungono in Italia nell’ambito del programma comunitario per l’istruzione e la formazione professionale “Erasmus Plus”, e le richieste di osservazione, dopo i primi venti partecipanti, sono in costante aumento.

Per quanto concerne il San Martino, il programma Atlantis si inquadra in una serie di iniziative che hanno coinvolto e stanno coinvolgendo il Policlinico nell’accoglienza di studenti in vari programmi di internazionalizzazione, insieme all'Università di Genova, primo fra tutti il progetto Erasmus, che porta nelle corsie e nei laboratori del San Martino circa 40 studenti all'anno, provenienti da tutta Europa. Altro fiore all’occhiello il Programma CINDA, che coinvolge principalmente il Sud America, passando per i giovani ricercatori in mobilità dei prestigiosi programmi europei Marie Curie, che trascorrono periodi di stage presso i nostri laboratori. L’attività, ancorché impegnativa, offre la possibilità di creare networtks culturali molto utili sia nei programmi di assistenza sia in quelli di ricerca.

“La crescita di una Struttura come il San Martino passa anche attraverso iniziative di questo spessore – chiosa Ucci - dobbiamo favorire lo sviluppo di questi progetti con forza, perché così facendo diamo futuro alla ricerca e alle professionalità ad essa collegate”.   

Tutte queste iniziative di incontro offrono altresì l’opportunità al personale del Gaslini di confrontarsi con sistemi di cura diversi e con studenti e professionisti portatori di conoscenze e competenze sanitarie molteplici” conclude Paolo Petralia, direttore generale dell’Istituto Gaslini, che ricorda come “questo percorso sia reso possibile grazie alla generosa dedizione – oltre che competenza -  di tutto il personale gasliniano”.  

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