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Venerdì 02 SETTEMBRE 2011
Tbc al Policlinico Gemelli. Salgono a 96 i bambini positivi a test

Si è conclusa ieri la fase di monitoraggio dell'Unità di coordinamento della Regione Lazio, presieduta dalla presidente Renata Polverini, con l’attività di primo contatto di tutte le famiglie dei neonati interessati dal programma di sorveglianza sulla tubercolosi, compresi quelli nati nel mese di gennaio 2011. Emersi altri 17 nuovi casi di positività su 132 test effettuati. Salgono così a 96 i bambini contagiati.

Per quanto riguarda la giornata di ieri, sono emersi 17 nuovi casi positivi su 132 test effettuati. Le famiglie dei bambini interessati sono state già avvisate. Si tratta di 10 maschi e 7 femmine. Di questi, 1 bambino è nato nel mese di gennaio, 1 bambino a febbraio, 2 a marzo, 4 ad aprile, 3 a maggio, 2 a giugno e 4 a luglio.
Complessivamente, nell’attività svolta sono state effettuate 1358 visite e test di cui sono pervenuti 1128 risultati, dei quali 96 emersi come positivi, con una media dell’8,5%.
“Si è trattata di una esperienza di grandissima complessità, – ha spiegato la presidente Polverini – sia per il numero di soggetti esposti coinvolti, che per la tempestività con cui si è riusciti a dare una risposta. Esiste infatti, un solo caso equiparabile, avvenuto a New York nel 2003, quando 613 neonati furono esposti al micobatterio della tbc e solo 227 furono rintracciati e sottoposti al test, cioè il 37% dei bambini interessati. Nel nostro caso, invece, in 12 giorni i neonati sottoposti al test sono stati pari all’83% del totale”.
Gli ambulatori delle tre strutture sanitarie coinvolte (San Camillo, Bambino Gesù e Policlinico Gemelli) rimarranno aperti fino a sabato 3 settembre, con i test che proseguiranno fino al totale monitoraggio dei soggetti inclusi nel programma di sorveglianza e controllo. Dal 5 settembre invece rimarrà operativo solo l’ambulatorio dedicato del Policlinico Gemelli per tutte le famiglie che per motivi personali hanno voluto posticipare l’appuntamento per la visita.
Per quanto riguarda le famiglie che non è stato possibile raggiungere, nonostante i ripetuti tentativi di contatto, telefonici ed epistolari, si proseguirà nei prossimi giorni con telefonate a seguito delle quali, in caso di mancata risposta, verranno inviati telegrammi ed in ultima istanza, verranno interessate le autorità competenti per l’attivazione delle procedure previste in questi casi.
Resta, inoltre, attivo il call center della Asl RmE ai numeri 06 68352830; 06 68352820; 366 6620408; 366 6620407 (www.regione.lazio.it).

L'Unità di coordinamento, attraverso i suoi esperti, ricorda che la positività al test non significa malattia ma esprime l'avvenuto contatto con il bacillo. Pertanto, anche sui nuovi 17 neonati positivi sono stati già programmati ulteriori controlli e sarà proposta la profilassi prevista dal protocollo predisposto dall'Unità di coordinamento regionale. La profilassi, definita anche dalle linee guida internazionali, evita il rischio di sviluppare la malattia a seguito dell’avvenuto contatto con il micobatterio. L’Unità di coordinamento precisa, inoltre, che dei neonati risultati positivi fino ad oggi e sottoposti agli ulteriori controlli previsti nessuno è risultato ammalato.

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