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Giovedì 01 GIUGNO 2017
M5S: “No alla chiusura di Villa dei Cedri, intervenga Giunta De Luca”. Depositata interrogazione

Nell’interrogazione rivolta al presidente della Giunta chiediamo quindi quali misure si intendono intraprendere per affrontare la grave emergenza del settore riabilitativo in provincia di Caserta, anche al fine del mantenimento dei livelli occupazionali”. A parlare è Vincenzo Viglione, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle.

“Come si intende garantire l’assistenza sanitaria agli oltre 400 pazienti in cura presso Villa dei Cedri e quali misure si intendono adottare al fine di assicurare la continuità terapeutica vista la drastica riduzione del budget, operata dall’Asl di Caserta?”. Lo chiede Vincenzo Viglione, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle che con la capogruppo Valeria Ciarambino, hanno depositato apposita interrogazione rivolta al presidente De Luca.
 
“Siamo di fronte all'ennesimo triste effetto dalla ridefinizione dei tetti di spesa per le strutture riabilitative dell'ASL di Caserta - sottolinea Viglione - per le quali c’è stata una significativa riduzione del budget che nel caso specifico di Villa dei cedri interviene dopo oltre 3 mesi di attività svolta dalla struttura in base al budget della scorsa annualità”.
 
“Una condizione - aggiunge il consigliere - per la quale il centro non è più in grado di garantire lo svolgimento delle attività, tanto da aver comunicato l’interruzione del servizio da luglio 2017, e il licenziamento della metà del personale. Com'è noto Villa dei Cedri assiste circa 450 pazienti, soprattutto bambini, affetti da disabilità motorie e neuromotorie - evidenzia Viglione - e con la propria attività ormai trentennale rappresenta un vero punto di riferimento per famiglie e pazienti che in tutti questi anni hanno dovuto confrontarsi con la mancanza cronica nel settore pubblico di un adeguato servizio di riabilitazione e continuità terapeutica”.
 
“E’ facile comprendere quindi che la sospensione delle terapie ai pazienti attualmente in cura, non solo ne pregiudica il diritto all’assistenza - denuncia Viglione - ma li espone al calvario delle lunghe liste di attesa che rischiano seriamente di aggravare il decorso delle rispettive patologie. A questo quadro che delinea un'evidente peggioramento delle esigenze minime di assistenza previste dai Lea va aggiunto il licenziamento di circa metà dei dipendenti in esubero che non avrebbero in questo modo possibilità di ricollocazione immediata”.
 
“Nell’interrogazione rivolta al presidente della Giunta - conclude Viglione - chiediamo quindi quali misure si intendono intraprendere per affrontare la grave emergenza del settore riabilitativo in provincia di Caserta, anche al fine del mantenimento dei livelli occupazionali”. 

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