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Lunedì 05 GIUGNO 2017
Bologna. Epatite A riscontrata su operatore di asilo nido. Scatta la vaccinazione per i bimbi e i colleghi

La vaccinazione è stata proposta dalla Pediatria di Comunità dell’Azienda Usl di Bologna a scopo precauzionale. Le vaccinazioni riguardano, complessivamente, 63 bambini e 20 adulti. L'Ausl attiva anche un servizio per rispondere ai dubbi di genitori e operatori del nido.

Un caso di epatite A è stato segnalato al Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL di Bologna. La persona coinvolta lavora in un asilo nido della città. Ne dà notizia, con una nota, la Ausl di Bologna spiegando che la Pediatria di Comunità dell’Azienda Usl ha proposto questa mattina ai genitori dei bambini iscritti, a scopo precauzionale, l’esecuzione del vaccino anti epatite A per i figli. La stessa copertura vaccinale è stata messa a disposizione degli operatori del Nido. Le vaccinazioni saranno eseguite il 7 e il 9 giugno e riguardano, complessivamente, 63 bambini e 20 adulti.

“L’epatite A – ricorda la Ausl - è una forma di epatite causata dal virus dell’epatite A, per la quale esiste una vaccinazione efficace. La vaccinazione consiste in una prima dose, seguita da richiamo a distanza di 6-12 mesi, e protegge dalla malattia sino a 30 anni dalla somministrazione”. Il vaccino antiepatite A non è tra quelli obbligatori. “La vaccinazione – spiega la Ausl - è indicata per quanti devono recarsi in Paesi ad alta endemia o in zone con condizioni igieniche carenti, per gli emofiliaci, i tossicodipendenti, chi soffre di una grave epatopatia cronica, per le persone esposte professionalmente alla malattia (per esempio gli addetti al trattamento dei liquami), per quanti convivono o sono venuti in contatto con malati di epatite A”. Il vaccino contiene il virus dell’epatite A inattivo, “cioè non più in grado di replicarsi, che inserito nell’organismo agisce stimolando le cellule del sistema immunitario”.

La Ausl spiega poi che la Pediatria di comunità dell’Azienda è a disposizione di genitori e operatori del Nido, anche attraverso un numero telefonico dedicato, per tutti i chiarimenti riguardanti la malattia, la profilassi e le modalità di contagio. “Monitoriamo costantemente la situazione”.
 
Stefano A. Inglese

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