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Venerdì 09 GIUGNO 2017
Celiachia. Gallera: “Con la Carta Nazionale dei Servizi acquisti in oltre 3.500 punti vendita regionali convenzionati”

Grazie a “Nuova Celiachia”, un progetto promosso dalla Regione, sarà possibile acquistare prodotti per celiaci, a carico del Servizio Sanitario, in tutta la Lombardia, semplicemente presentando la Carta Nazionale dei Servizi (Cns). Il modello, unico in Italila, sarà presto esteso anche a Lazio, Toscana e Veneto.

Buone notizie per chi soffre di celiachia: con la sola Carta Nazionale dei Servizi (Cns) potrà acquistare, su tutto il territorio regionale, i prodotti per celiaci con onere a carico del Servizio Sanitario Regionale. Tutto grazie ad  un recentissimo progetto della Lombardia chiamato “Nuova Celiachia”.
 
“Si tratta – ha spiegato l'assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera - di un sistema altamente innovativo che ha suscitato un grande interesse anche da parte di altre Regioni, come Veneto, Toscana e Lazio che hanno già aderito al nostro progetto, e che permetterà a breve ai cittadini lombardi di accedere al Servizio anche da questi territori”. L’iniziativa, infatti, prevede anche l’avvio una sua diffusione in altre regioni in modalità Riuso Asp (Application Service Provider), attraverso Sistema informativo e gestione centralizzata in Regione Lombardia.

Un modello unico in Italia
“Tale sistema - ha continuato Gallera - è unico a livello nazionale e garantisce la libera circolazione dei cittadini sul territorio regionale, indipendentemente dalla ATS di residenza, e la libertà di scelta del punto vendita dal momento che ad oggi collega 2.800 Farmacie, 196 Negozi Specializzati e 654 punti di vendita della Grande Distribuzione Organizzata”.
 
La Carta Nazionale dei Servizi
“L'accesso al servizio avviene tramite la (Cns) - ha sottolineato l’assessore - viene effettuata dal Pos dell'esercente e la contestuale digitazione di un codice segreto, consegnato all'assistito stesso dall'operatore della ASST all'atto dell'attivazione del Piano terapeutico del paziente. Un servizio che per le sue caratteristiche ben si presta ad evolvere verso un innovativo e più generalizzato canale di erogazione di Servizi socio sanitari, che consentirà ai cittadini di fruire di ulteriori prodotti nel contesto dell'assistenza integrativa”.
 
Lo scambio con altre Regione d’Italia
“In considerazione dell'interesse e dell'attenzione sul progetto - ha spiegato ancora Gallera - le Regioni Lazio, Toscana e Veneto hanno richiesto di poter fruire del Servizio Celiachia, attraverso l'attivazione di specifici accordi di collaborazione fondati sulla messa a disposizione del servizio secondo le logiche del riuso. Ad esempio un cittadino che si reca in Lazio o in Veneto, potrà fruire delle medesime condizioni di Servizio che dispone in Lombardia. Parimenti anche i cittadini delle altre regioni aderenti si avvantaggerebbero della medesima libertà di fruizione del servizio”.

“Oltre al beneficio garantito ai cittadini celiaci - ha aggiunto l'assessore - il sistema nel suo complesso semplifica l'attività amministrativa di ogni Regione aderente, sollevando le stesse da onerose procedure di mobilità in quanto le rispettive competenze sono calcolate e certificate del sistema Celiachia. Un meccanismo di collaborazione - ha concluso - assolutamente in sintonia con un modello di sviluppo della Pa che fa della governance multilivello un fattore critico di successo per la diffusione delle eccellenze territoriali in un contesto di sostenibilità complessiva”.
 

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