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Venerdì 09 GIUGNO 2017
Rinnovo convenzioni. Onotri (Smi): “Sì all'avvio delle trattative. Sono ferme da troppi anni”

Tempo pieno, ruolo unico, h24, medicina di iniziativa. Sono questi, secondo il segretario generale dello Smi, Pina Onotri, i punti fondamentali da affrontare per riscrivere un nuovo atto di indirizzo e riaprire il tavolo delle trattative per il rinnovo delle convenzioni. Il Segretario è pienamente favorevole al dialogo per smuovere una situazione ferma da troppi anni.

Il segretario generale dello Smi, Pina Onotri, alla luce dei primi contatti della parte pubblica, le Regioni, con alcuni sindacati ha accolto con attenzione l'avvio di una nuova fase di dialogo, e “si è detta favorevole alla riscrittura di un nuovo atto di indirizzo e alla riapertura quindi del tavolo delle trattative per il rinnovo delle convenzioni, ferme da troppi anni”.
 
Il segretario Smi, ha sottolineato come si debbano evitare gli errori della precedente bozza: “un nuovo atto di indirizzo deve essere rispettoso delle necessità sanitarie dei cittadini, capace di andare incontro ai tempi e alle nuove domande di salute, in grado, quindi, di assicurare soprattutto con la medicina di iniziativa, con la continuità dell'assistenza, h24, la salute e il benessere di tutta la popolazione”.
 
“Inoltre - ha aggiunto - vanno concretizzati e sviluppati nuove forme di assistenza territoriale, più complesse e articolate come gli ospedali di comunità e gli hospice, necessari ai nuovi bisogni assistenziali, riducendo allo stesso tempo liste di attesa, l'ingolfamento dei P.S. e delle reti tempo-dipendenti. È strategico -  ha concluso Onotri - potenziare il territorio, partendo da una modernizzazione dei presidi, con una urgente e complessiva messa in sicurezza (basta con l'emergenza aggressioni) con risorse certe e quindi restituire centralità ai medici: di famiglia, dei servizi, del 118, della continuità assistenziale, della pediatria e della specialistica ambulatoriale. In rete, con capillarità e sinergia e con adeguati strumenti normativi: tempo pieno, ruolo unico, rivalutazione della quota capitaria”.

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