quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Mercoledì 14 GIUGNO 2017
Vaccini. Dirindin (Art.1-Mdp): “Nessuna evidenza scientifica su aumento coperture con obbligo”. Abolire l’obbligo anche per le quattro attuali, rimandando il tutto a un nuovo Piano di prevenzione vaccinale

Un Piano nazionale di prevenzione vaccinale, rafforzamento dei servizi vaccinali regionali, piani di comunicazione per promuovere l'adesione volontaria, un sistema di farmacovigilanza realizzata attraverso un sistema efficiente e integrato di raccolta dati, e la gratuità dei vaccini necessari per il raggiungimento degli obiettivi di Piano. Questi i punti nevralgici della proposta di legge presentata oggi in Senato dalla senatrice di Articolo 1-Mdp. IL TESTO DEL DDL.

"Noi non siamo contro i vaccini, né vogliamo rischiare di essere confusi con coloro che sono contro le vaccinazioni. Pensiamo che queste siano uno degli interventi più efficaci e sicuri a disposizione della sanità pubblica per la prevenzione delle malattie infettive. Proprio per questo, il dibattito su un tema così importante per la salute, in particolare dei bambini, non deve ridursi ad un argomento di lotta politica o peggio diventare strumento per una battaglia ideologica basata su facili slogan, ma va ricondotto nell'ambito di una discussione seria e serena entro i confini delle migliori evidenze scientifiche e del buon funzionamento della sanità pubblica".
 
Lo ha dichiarato Nerina Dirindin, Senatrice di Articolo 1 - Movimento democratico e progressista, che stamattina ha presentato in conferenza stampa il disegno di legge Disposizioni in materia di malattie infettive prevenibili con vaccinazioni, di cui è prima firmataria.
 
"Non ci sono evidenze scientifiche - ha aggiunto la senatrice - che la sola obbligatorietà aiuti a aumentare la copertura vaccinale. Abbiamo anzi il timore che la grande confusione che il decreto che impone l'obbligo vaccinale sta scatenando e un approccio drastico possano radicalizzare i dubbiosi e i dissidenti".
 
"Sono sinceramente amareggiata per il fatto che un tema così delicato sia oggetto di una battaglia. Tutte le istituzioni dovrebbero prendere le distanze da scorciatoie e, al contrario, lavorare per rasserenare il clima e rinsaldare la fiducia tra i cittadini e la medicina. Il disegno di legge che presentiamo oggi va esattamente in questa direzione, puntando su una strategia all'insegna della prevenzione e dell'informazione, considerando la vaccinazione l'ultimo step di un percorso complesso e articolato e intervenendo con obblighi solo se effettivamente necessari, con strumenti proporzionati e utili rispetto agli obiettivi di prevenzione delle malattie infettive che tutti condividiamo", ha sottolineato.
 
"La disinformazione, la scarsa fruibilità delle informazioni a disposizione dei genitori, la paura di eventuali effetti collaterali sono tutti fattori che dovrebbero essere aggrediti da chi ha la responsabilità della tutela della salute pubblica – ha concluso la Senatrice di Articolo 1 - Di fronte alle crescenti “esitazioni” nei confronti delle vaccinazioni è necessario lavorare per recuperare la fiducia dei cittadini nelle indicazioni provenienti dalle istituzioni sanitarie e nel rapporto con pediatri e medici di base, con l'obiettivo di promuovere un'adesione consapevole e responsabile al programma vaccinale, evitando per quanto possibile un approccio prescrittivo e sanzionatorio”.
 
Ecco cosa prevede il disegno di legge:
• Un Piano nazionale di prevenzione vaccinale (Pnpv) che definisce, sulla base di evidenze scientifiche indipendenti da interessi commerciali, un unico calendario vaccinale su tutto il territorio, previa valutazione degli organi tecnico-scientifici del Servizio Sanitario Nazionale.
• La destinazione dei fondi previsti dall'ultima legge di bilancio alla realizzazione di tutte le attività di sorveglianza, prevenzione e controllo delle malattie infettive e dei programmi vaccinali.
• Il rafforzamento dei servizi vaccinali delle Regioni al fine di assicurare la pianificazione e la realizzazione delle azioni necessarie, compresa la responsabilizzazione dei professionisti del SSN per il perseguimento degli obiettivi.
• Gratuità dei vaccini necessari per il raggiungimento degli obiettivi del Piano.
• Piani di comunicazione per promuovere l'adesione volontaria e consapevole.
• Farmacovigilanza realizzata attraverso un sistema efficiente e integrato di raccolta dei dati, uniformando e completando l'informatizzazione delle anagrafi vaccinali.
• Interventi d'urgenza in presenza di specifiche condizioni di rischio o di insufficienti coperture vaccinali, fino alla nomina di un commissario ad acta da parte del Consiglio dei Ministri.
• Cancellazione dell'obbligo per le attuali quatro vaccinazioni obbligatorie (antidifterite, antitetanica, antipoliomelite e antiepatite B) rimandando al Pianodirpevenzione vacinale l'eventuale individuazione delle vaccinazioni da rendere obbligatorie qualore se ne ravvisi l'opportunità.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA