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Giovedì 15 GIUGNO 2017
A L’Aquila nuovo servizio a costo zero per accessi venosi in distretto sanitario, hospice e ospedale

L’attività, affidata a operatori sanitari formati ad hoc, si inquadra anche nell'ambito del potenziamento dell’assistenza domiciliare della rete del Dolore e delle cure palliative che lo scorso anno ha assicurato 1071 visite, in tutta la provincia, a casa dei pazienti.

La Asl 1 Abruzzo inaugura il nuovo servizio a costo zero attivo a L’Aquila per accessi venosi in distretto sanitario, hospice e ospedale. Il nuovo servizio, svolto dal distretto sanitario di base di L’Aquila, diretto dal dr. Luigi Giacco, e che in pochi mesi ha consentito di applicare oltre 300 cateteri venosi, è stato infatti attivato, oltreché all’interno dell’ospedale del capoluogo regionale, all’hospice dell’Aquila, di cui è responsabile il prof. Franco Marinangeli, nell’ottica del progressivo potenziamento delle attività sul territorio.

I cateteri venosi, cioè i tubicini in silicone applicati al braccio del paziente, vengono posizionati una sola volta da personale formato ad hoc e possono restare inseriti nello stesso punto fino a 6 mesi. In questo modo non c’è più il disagio ricorrente di dover togliere e rimettere di continuo il catetere, con ulteriori traumi sul braccio del paziente.

“L’attivazione di questo servizio specifico è stato possibile grazie alla professionalità della dr.ssa Benita Capannolo, che fino ad alcuni mesi fa è stata responsabile della Rianimazione dell’ospedale di L’Aquila. Il percorso clinico, oltre a ridurre fastidi e sofferenze al paziente, consentirà di ridurre i rischi di infezione”, afferma la Asl nella nota che annunci ail nuovo servizio.

“Peraltro – evidenzia la Asl - tale iniziativa è stata avviata dalla Asl a costo zero, valorizzando al meglio professionalità interne all’azienda che sono state riallocate senza alcun aggravio di spesa. La sinergia sviluppatasi tra ospedale e territorio, sul nuovo servizio del posizionamento degli accesi venosi, permetterà non solo di somministrare le terapie prescritte ma anche di assicurare la nutrizione parenterale del paziente affetto da patologie oncologiche e/o croniche, che non sempre può alimentarsi in modo autonomo: un aspetto ancora più importante quando occorre intervenire a domicilio”.

Il servizio si inquadra nel potenziamento dell’assistenza domiciliare svolta da alcuni anni dalla Rete di terapia del dolore e cure palliative della Asl, diretta dal prof. Franco Marinangeli, al fianco di malati terminali oncologici e/o cronici, supportando le famiglie che spesso restano da sole ad affrontare disagi molto forti.

Lo scorso anno la Rete ha assicurato1071 visite a domicilio in tutta la provincia. Bene anche nell’attività dei 2 hospice, di L’Aquila, diretto dal prof. Marinangeli, e di Pescina, diretto dalla dr.ssa Emma Cornelio, che accolgono malati inguaribili: nel 2016 sono stati 158 i pazienti assistiti nella struttura di L’Aquila dell’ex ONPI (più di quelli di quelli dell’anno precedente) mentre il centro di Pescina ha confermato lo standard quantitativo di prestazioni del 2015 con 101 ricoveri.

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