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Giovedì 15 GIUGNO 2017
Numeri sparati al vento



Gentile Direttore,
nella sanità da un bel po’ di tempo va forte lo sport su chi la spara più grossa. Il Censis: 12.200.000 italiani (gli ultimi tre zeri non li ho aggiunti io) che rinunciano alle cure perché il nostro scalcagnato Ssn non ce la fa più. Si, lo stesso che bene o male avrà pure contribuito a garantire il secondo posto in Europa per aspettativa di vita.
 
Gimbe: 22, 5 miliardi se ne vanno via ogni anno per truffe, sprechi e malagestione. Tutto condito da grande enfasi mediatica.
 
Proviamo a vederci chiaro. Partiamo dai numeri del Censis. Un’indagine europea rileva che il 67% degli italiani gode di ottima salute, il 22% mediocre, l’11 cattiva o pessima. Insomma quelli che si sentono malati sono circa sette milioni. Con minori problemi sarebbero altri 15 milioni.
 
Quindi se i numeri non sono un’opinione per il Censis metà degli italiani bisognosi di cure vi rinuncia!! L’indagine europea dice anche che questi non sono più del 7%, ossia 4 milioni. Che forse è una cifra un po’ più attendibile.
 
Gimbe invece ci dovrebbe spiegare com’è possibile avere la spesa sanitaria pro capite tra le più basse dei paesi Ocse e buttare dalla finestra il 20% delle risorse. Vorrebbe dire che manager e lavoratori della sanità fanno miracoli. Ma non sono gli stessi che maramaldeggiano o gestiscono da incapaci?
 
Non è forse che lo studio del Censis l’ha finanziato un noto fondo assicurativo? Quand’è che si farà chiarezza su chi sponsorizza centri di ricerca economica sulla sanità, associazioni dei malati e compagnia cantando? Se si vuole bene a questo bistratto servizio pubblico sarà bene offrire risposte.
 
Paolo Russo

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