quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Mercoledì 07 SETTEMBRE 2011
Manovra. Via blocco turn over in sanità nelle regioni in "rosso". Ma a certe condizioni

Il maxi-emendamento del Governo recepisce l’emendamento approvato dalla commissione Bilancio del Senato, che prevedeva la deroga del blocco del turn over per il personale del Ssn nelle Regioni con i piani di rientro. La deroga dovrà comunque essere legata ad alcune condizioni verificate dal Comitato permanente per la verifica dell'erogazione dei Lea e dal Tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti regionali. Ricordiamo che nella manovra dello scorso luglio la deroga era limitata ai dirigenti di struttura complessa.

Ecco il testo dell’emendamento alla manovra approvato dalla commissione Bilancio del Senato, e recepito nel maxi-emendamento del Governo, che prevede la deroga del blocco del turn over per il personale del Ssn nelle Regioni con i piani di rientro che abbiano adempiuto agli obiettivi di piano. La manovra bis estende così a tutto il personale del Ssn la deroga che nella manovra di luglio era prevista solo per i dirigenti di struttura complessa.

Dopo il comma 23, inserire il seguente:
23-bis. Per le regioni sottoposte ai piani di rientro per le quali in attuazione dell'articolo 1, comma 174, quinto periodo, della legge 30 dicembre 2004, n. 311 (Finanziaria 2005), è stato applicato il blocco automatico del turnover del personale del servizio sanitario regionale, con decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentito il Ministro per i rapporti con le regioni e per la coesione territoriale, su richiesta della regione interessata, può essere disposta la deroga al predetto blocco del turn over, previo accertamento, in sede congiunta, da parte del Comitato permanente per la verifica dell'erogazione dei livelli essenziali di assistenza e del Tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti regionali, di cui rispettivamente agli articoli 9 e 12 dell'intesa Stato-Regioni del 23 marzo 2005, sentita l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (AGENAS), della necessità di procedere alla suddetta deroga al fine di assicurare il mantenimento dei livelli essenziali di assistenza, del conseguimento di risparmi derivanti dalla corrispondente riduzione di prestazioni di lavoro straordinario o in regime di autoconvenzionamento, nonché della
compatibilità con la ristrutturazione della rete ospedaliera e con gli equilibri di bilancio sanitario,
come programmati nel piano di rientro, ovvero nel programma operativo e fermo restando la previsione del raggiungimento dell'equilibrio di bilancio.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA