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Martedì 13 SETTEMBRE 2011
Al via la IV Settimana di prevenzione dell’Invecchiamento Mentale

Dal 19 al 24 settembre gli specialisti di Assomensana saranno a disposizione, gratuitamente, di chi vorrà farsi tracciare l’identikit delle proprie facoltà cognitive e ricevere consigli per mantenere giovane la mente attraverso un corretto stile di vita e la “ginnastica” del cervello.

Ai nastri di partenza la quarta edizione della Settimana della Prevenzione dell’Invecchiamento Mentale, promossa da Assomensana dal 19 al 24 settembre. Cento gli esperti coinvolti che, a titolo gratuito, effettueranno un check up sullo stato di salute delle capacità intellettive a quanti ne faranno richiesta e forniranno consigli per promuovere stili di vita per la prevenzione della salute, anche cerebrale, e per creare cultura sanitaria.
Le Regioni che quest’anno aderiscono all’iniziativa sono 18 e comprendono, a in questa edizione, anche Marche, Campania, Sicilia e l’area di Roma; oltre 50 le città in cui si terranno gli incontri a favore della mente; più di 10.000 le persone che, si prevede, prenoteranno la “seduta” specialistica; dai 29 agli 87 anni, la fascia d’età degli iscritti che usufruiscono della Settimana; 100.000 le cartoline promozionali, diffuse per dare indicazioni al pubblico sulle modalità di partecipazione all’evento; 10.000 le locandine, per dare  informazioni riguardo all’iniziativa; numerosi i media che promuoveranno la Settimana, come Radio 24, e gli enti sostenitori qualificati, pubblici o scientifici che sostengono il progetto. Infatti per il suo appuntamento del 2011, Assomensana ha ottenuto l’alto patrocinio del Ministero della Salute, quello della Sin (Società Italiana di Neurologia) e la partnership dell’Ainap (Associazione Italiana di Neuropsicologia).
“Le problematiche cognitive (come smemoratezze, disattenzioni e disorientamento) compromettono seriamente la qualità di vita dell’individuo e, oltre certi limiti, determinano anche elevati costi sociali”, afferma Giuseppe Alfredo Iannoccari, presidente di Assomensana. “Ma le persone – sottolinea - non devono rassegnarsi a questa perdita di lucidità perché l’evidenza scientifica suggerisce che, con opportuni accorgimenti (nella sfera dell’alimentazione, del movimento e degli esercizi mentali), è possibile mantenere ad un livello costante e ottimale l’abilità, la flessibilità e le prestazioni mentali”.
 

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