quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Mercoledì 14 SETTEMBRE 2011
Ddl ordini professioni sanitarie. Rutelli (Api): “Incompatibile con la manovra e la crisi”

Il leader dell' ApI, Francesco Rutelli, affonda il ddl esaminato oggi al Senato che prevede l’istituzioni di cinque nuovi Ordini e venti Albi per le professioni sanitarie. “La tempesta di crisi economica ci impone di ripensare tutto il sistema ordininistico, e non di aggiungere altri cinque Ordini e venti Albi professionali a ciò che già esiste”.

È approdato oggi Aula del Senato ed è già stato sospeso l’esame del disegno di legge per l’istituzione di cinque nuovi Ordini e una ventina di Albi per le professioni sanitarie. La richiesta di sospensione è stata avanzata dalla stessa relatrice del ddl, Laura Bianconi (Pdl), secondo la quale il provvedimento vi sono questioni che vanno ulteriormente definite. Il dibattito generale, d’altra parte, era iniziato con dichiarazioni critiche da parte dell'opposizione, e in particolare Francesco Rutelli (Api), che ha definito il ddl in “controtendenza” con la stessa manovra appena varata alla Camera e ne ha chiesto il ritiro. “È impensabile portare avanti questo provvedimento come se non ci trovassimo in una tempesta di crisi economica, che diventa crisi sociale e che ci impone di ripensare tutto il sistema ordininistico, e non di aggiungere altri cinque Ordini e venti Albi professionali a ciò che già esiste”, ha affermato Rutelli chiedendosi “come sia compatibile una scelta del genere con l'orientamento assunto dal governo, che a corto di proposte dal punto di vista della crescita economica, ha detto, scritto ed approvato con la manovra su cui ha posto la questione di fiducia, che proprio l'accesso alle professioni deve diventare il primo tagliando per la crescita”. Un concetto che va verso la liberalizzazione e non l’istituzione di nuovi Ordini. Per Rutelli, infatti, non serve istituire nuovi Ordini e Albi, bensì una regolamentazione “leggera”.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA