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Martedì 18 LUGLIO 2017
Policlinico Umberto I. Cimo Lazio: “Un ospedale allo sbando. La regione intervenga subito”

Il sindacato denuncia “disservizi, disfunzioni amministrative e gravi illegittimità” e nonostante le sollecitazioni nulla è cambiato. Anche le audizioni in Regione previste nei giorni scorsi sono state rinviate. Per questo chiede al Commissario ad acta per la sanità Zingaretti di mettere mano al dissesto del nosocomio romano

“La pazienza è finita, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti si occupi subito della disastrosa situazione in cui versa da anni il Policlinico Umberto I di Roma, un tempo vanto della sanità romana e oggi allo sbando tra disservizi, disfunzioni amministrative e gravi illegittimità”.
 
A denunciarlo è Piero Andrea Oppido, segretario regionale vicario Cimo Lazio, che torna ancora una volta a sottolineare come i sindacati medici e di settore stiano sollecitando da anni un intervento in questo senso.
 
“Stiamo portando avanti da tempo un duro confronto con il Direttore generale Domenico Alessio – spiega Oppido – anche nelle sedi legali, senza ancora riuscire a risolvere i gravi problemi insoluti, nell’interesse dei cittadini, dei medici e del buon nome della prestigiosa struttura. Confidavamo nell’audizione convocata in Regione per lo scorso 10 luglio con il Dg, i sindacati e i responsabili per la sanità della Regione Lazio, spostata poi al 17. Venerdì scorso Alessio ha voluto sentire i sindacati per un incontro preliminare senza alcun risultato e, come se non bastasse, anche la riunione in Regione del 17 è stata annullata”.
 
“Interessare i nostri governanti ai drammatici problemi di un grande ospedale cittadino sembra un’impresa titanica – conclude – ma Cimo Lazio non ha intenzione di arrendersi e continuerà a insistere nel chiedere al Commissario ad acta per la sanità Zingaretti di mettere mano al dissesto del Policlinico per il bene del cittadino ammalato e di chi lo deve curare”.

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