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Giovedì 27 LUGLIO 2017
Allevamenti, macelli e canili. Nas, controlli 2017: irregolare 1 su 3. Sequestrati 60 mila animali, chiuse 77 strutture

Allevamenti intensivi, macelli e canili, dal nord al sud dell'Italia, sono finiti sotto la lente dei Nas. Cinque mesi di controlli a tappeto che hanno permesso di verificare l'idoneità di quasi 1.500 strutture. Una su tre non ha superato l' esame, soprattutto per le precarie condizioni igienico-sanitarie e per l'uso illecito di farmaci. Quasi 500 le persone denunciate che, a vario titolo, dovranno rispondere di illeciti penali e amministrativi. Ecco le operazioni di rilievo portate al termine nel 2017.

Oltre 95 milioni di euro di sanzioni amministrative. Sequestrati più di 60 mila animali. Chiuse 77 strutture. Sono solo alcuni dei numeri tratti dal bilancio delle attività di controllo che i Nas portano avanti su tutto il territorio nazionale, da marzo ad oggi. I Carabinieri, in collaborazione con il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, hanno passato al setaccio allevamenti intensivi, macelli e canili per verificare il rispetto di tutte le norme.
 
Il valore degli edifici a cui è stato apposto il sigillo supera i 37 milioni di euro. Sono state notificate 258 sanzioni penali e 750 amministrative. 367 persone sono state segnalate alle Autorità Amministrative e 127 a quelle Giudiziarie. Il tutto per un totale di 1.496 controlli, dei quali 482 sono risultati non conformi. 
 
Durante questi interventi i Nas hanno verificato: il rispetto delle condizioni igienico-sanitarie delle strutture utilizzate, trattamenti farmacologici illeciti, eventuali situazioni di sovraffollamento, stato di nutrizione e di salute degli animali, utilizzo di mangimi deteriorati, corretta identificazione degli animali, attuazione delle previste profilassi, condizioni di trasporto.
 

Gli illeciti più ricorrenti.
Le norme meno rispettate sono quelle sulla corretta identificazione degli animali. Seguono le carenze igienico-strutturali e l’inosservanza delle regole sull’uso dei farmaci veterinari. Illeciti riscontrati anche nella protezione degli allevamenti e nei trasporti degli animali. Mancanza di attenzione pure per la produzione e l’igiene dei mangimi. Sono stati riscontrati anche illeciti di natura penale, come il maltrattamento di animali, la produzione e macellazione di carni non autorizzata e l’abbandono di animali.
 
Le operazioni più importanti del 2017
Marzo - Nas di Padova
Una persona è stata denunciata per avere tenuto 19 cani in condizioni incompatibili alla loro natura. Gli animali si trovavano in un’abitazione civile, non idonea e non autorizzata, in pessime condizioni igieniche e sanitarie. I cani sono stati affidati al canile comunale. Gli stessi carabinieri hanno sequestrato anche due strutture, sprovviste di autorizzazione sanitaria, abusivamente adibite a ricovero di 50 cani di razza.
 
Aprile - Nas di Taranto
È stato denunciato il titolare di un’azienda agricola per aver adibito a discarica abusiva un’area di mille mq, attivato un laboratorio per la produzione di prodotti caseari in assenza delle prescritte autorizzazioni e detenuto 8 cani di varie razze in condizioni incompatibili alla loro natura, peraltro tutti sprovvisti di microchips.
 
Maggio  - Nas di Taranto
Sono stati denunciati il sindaco di un comune ed il legale responsabile della società di un canile comunale, poiché ritenuti responsabili di abbandono d’animali e per aver ospitato animali in numero superiore a quello consentito. Sequestrata la struttura d’accoglienza e 125 cani, molti dei quali privi di microchips.
 
Maggio - Nas di Livorno
La denuncia è scatttata per il responsabile di una stalla di sosta, per aver detenuto in gravi condizioni igienico-sanitarie 3 asini risultati affetti da parassiti (rogna sarcoptica), patologia non trattata farmacologicamente. La malattia, nel tempo, ha causato lesioni sul mantello e debilitazione. Gli equini sono stati isolati e sottoposti a vincolo sanitario ed ai necessari trattamenti medici.
 
Maggio-Giugno – Nas di Perugia
Sequestrati, sino al ripristino dei requisiti minimi strutturali, due canili gestiti da aziende private convenzionate con vari comuni, a causa delle carenze igieniche strutturali accertate (mancanza di zone d’ombra, presenza nelle aree di sgambamento di oggetti pericolosi per l’incolumità degli animali, mancanza di griglie di copertura nei canali di raccolta dei liquami, recinzioni non idonee). Il valore delle strutture, che si estendono su superfici superiori ai 5 mila mq con oltre 490 cani ospitati, ammonta a circa due milioni euro.
 
Giugno - Nas di Cosenza
Segnalati all’Autorità Sanitaria ed Amministrativa i titolari di un canile per aver avviato un’attività di ricovero di cani e gatti in assenza di autorizzazione, peraltro interessata da gravi carenze strutturali. Sequestrata la struttura abusiva ed i 32 cani e gatti ospitati, il cui valore ammonta a circa 250 mila euro.
 
Luglio - Nas di Napoli
A conclusione di un'indagine sul fenomeno del maltrattamento di animali da compagnia e con l’ausilio di personale del Centro di Riferimento Regionale per l’Igiene Urbana Veterinaria (Criuv) della Regione Campania, ha denunciato 47 persone tra medici veterinari, allevatori e proprietari di animali d’affezione, per aver arbitrariamente sottoposto cani di razza ad interventi di “conchectomia bilaterale” e “caudoctomia” senza giustificato motivo e per soli fini estetici, in quanto costituente parametro valutativo favorevole in occasione di manifestazioni cinofile, compilando -altresì- certificazione medico-veterinaria falsa. Sequestrati 15 cani di razza “pit bull terrier” e “american stafforshire terrier”, per un valore complessivo di 44.000 euro, nonché varia certificazione medica, farmaci cortisonici e dispostivi medici.
 
Luglio - Nas di Ragusa
Denunciato un funzionario di un comune della provincia di Siracusa, ritenuto responsabile di uccisione di animali e per aver consentito il ricovero, all’interno dell’ambulatorio veterinario comunale, di 11 cuccioli di cani randagi, successivamente deceduti. Mancava l'assistenza sanitaria e i locali erano in pessime condizioni igienico strutturali. La persona accusata aveva anche disatteso alle segnalazioni inoltrate dal Servizio Veterinario della Asl competente, sulla necessità di trasferire gli animali presso un struttura assistenziale veterinaria più idonea, poiché affetti da gastroenterite emorragica, parassitosi intestinale e rogna.
 

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