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Mercoledì 02 AGOSTO 2017
Tremore benigno nei neonati. Potrebbe essere dovuto a carenza di vitamina D

Due casi clinici riportati su Pediatrics avrebbero evidenziato la connessione tra tremori benigni neonatali e carenza di vitamina D.

(Reuters Health) – La carenza di vitamina D sarebbe alla base del disturbo noto come tremore essenziale benigno nei neonati. A suggerirlo è un articolo scientifico che riporta due casi clinici, pubblicato su Pediatrics. A presentarli è stato un gruppo di ricercatori dell'Howard University Hospital di Washington.
I casi clinici
 
Nel primo caso, un bambino, trattenuto in ospedale dopo la nascita per ittero lieve e allattato in modo esclusivo al seno, aveva mostrato i primi segni di tremore benigno alla prima visita dopo sei giorni. Al secondo controllo, a 12 giorni, la madre aveva riferito un peggioramento del tremore, evidente anche durante la visita medica. Il bimbo, tuttavia, sembrava essere normale, reattivo e non presentava febbre. I risultati di laboratorio erano tutti nei limiti normali, tranne i livelli di fosfatasi alcalina.
 
Negli esami successivi, però, il bambino avrebbe mostrato una carenza di vitamina D con un valore pari a 6 ng/ml, contro un range normale tra 30 e 100 ng/ml. La madre, che aveva a sua volta ridotti livelli della vitamina (22,5 ng/ml), avrebbe dichiarato di non aver assunto alcun integratore a base di vitamine durante la gravidanza. In ogni caso, dopo due settimane di trattamento con vitamina D, i tremori del bimbo sarebbero scomparsi. Nel secondo caso, la madre aveva assunto vitamine in gravidanza e ha utilizzato latte in polvere per nutrire il neonato. Nell'esame prima della dimissione, il neonato presentava brividi occasionali a livello del mento. Lo screening del glucosio era normale, ma i livelli di vitamina D erano di soli 17 ng/ml. È stata avviata così una terapia a base di questa vitamina, ma il paziente non è poi più tornato al controllo.
 
I rischi
Secondo gli autori, “i tremori neonatali si risolvono spontaneamente dopo alcuni mesi di vita”. Tuttavia, se persistono o peggiorano, si possono avere crisi epilettiche, anomalie neurologiche, ipoglicemia, riduzione dei livelli di calcio o di magnesio, ipertiroidismo e sepsi. Dunque, il tremore neonatale potrebbe essere un segno precoce di carenza di vitamina D. Secondo Maria Dizon, neonatologa all'Ann and Robert H. Lurie Children's Hospital di Chicago, questo studio “è utile per sensibilizzare alla connessione tra tremori e carenza di vitamina D, specialmente nei bambini allattati al seno in modo esclusivo e le cui madri hanno la pelle più scura o vivono a latitudini maggiori”.
 
Fonte: Pediatrics
 
Scott Baltic
 
(Versione italiana Quotidiano Sanità/ Nutri&Previeni)

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