quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 04 AGOSTO 2017
Asl di Asti. Ortopedia. Negli ultimi 12 mesi raddoppiati gli interventi di protesi

Il Cardinal Massaia sempre più punto di riferimento per gli interventi di patologia degenerativa del ginocchio. Nel periodo luglio 2014-giugno 2015 gli interventi di anca totale (con protesi) sono stati 64 mentre quelli di ginocchio (sempre con protesi) sono stati 37. Nello stesso periodo 2016-2017 gli interventi di anca sono stati 137 mentre quelli di ginocchio 63.

L’Unità Operativa di Ortopedia dell’ Ospedale Cardinal Massaia di Asti (unica della Provincia) deve dare risposte sia alle richieste in ambito traumatologico che della patologia ortopedica su prenotazione. L’aumento dell’ età media della popolazione determina un aumento delle fratture di femore nell’anziano, ma anche un aumento delle richieste di sostituzione protesica per la patologia degenerativa. L’attività chirurgica negli ultimi 12 mesi ha fatto registrare un incremento significativo degli interventi di sostituzione protesica dell’ anca e del ginocchio che sono praticamente raddoppiati.

Nel periodo luglio 2014 – giugno 2015 gli interventi di anca totale (con protesi) sono stati 64 mentre quelli di ginocchio (sempre con protesi) sono stati 37. Nello stesso periodo 2016-2017 gli interventi di anca sono stati 137 mentre quelli di ginocchio 63. Per contro è aumentato in modo significativo il numero dei pazienti prenotati con un conseguente dilazionarsi dei tempi d’attesa per l’intervento chirurgico
A presentare i dati è la Asl in una nota.

“Un ulteriore dato positivo – illustra il primario Eugenio Graziano - è rappresentato dal miglioramento delle percentuale dei pazienti anziani affetti da frattura di femore operati nelle 48 ore (dal 44% circa del 2015 ad oltre il 67% del 2017), con conseguente minore incidenza di complicanze e comorbilità e  riduzione dei tempi di ospedalizzazione. Sicuramente la riduzione della motilità passiva (pazienti della Provincia che si rivolgono ad altre strutture) ed il contemporaneo aumento della mobilità attiva (pazienti che da fuori Provincia si rivolgono presso la nostra struttura per essere operati) rappresenta una voce importante per i bilanci della nostra Azienda Sanitaria ed un indice della fiducia che i cittadini dimostrano nei confronti della nostra struttura”.

“Purtroppo – spiega la nota della Asl - esistono difficoltà nel coprire le carenze di organico, non solo degli ortopedici ma anche negli anestesisti, con cui collaboriamo quotidianamente per curare i nostri pazienti”.

Non mancano infine i progetti per il futuro che, “senza stravolgere l’organizzazione in corso”, permettano di ottimizzare il trattamento dei pazienti attraverso collaborazioni e convenzioni con la Città della Salute e della Scienza di Torino, il Centro Tumori e la Banca dei Tessuti del CTO, il Centro di malattie infettive osteoarticolari di Vercelli e l’adozione di protocolli per la gestione del dolore sia nel periodo postoperatorio che alla dimissione del paziente.

“La struttura di ortopedia sta conseguendo risultati davvero importanti – ha detto Ida Grossi, direttore generale dell’Asl AT -. I numeri e la produzione stanno dando ragione a scelte aziendali precise e concrete. Contiamo, a breve, di poter venire incontro alle richieste del dott. Graziano che, da quando è arrivato ad Asti, ha saputo motivare un reparto composto da operatori di grande valore professionale e di apprezzata disponibilità. A loro il mio personale ringraziamento”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA