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Lunedì 11 SETTEMBRE 2017
Rinnovo del contratto. Domani incontro Aran-Sindacati, Cagnazzo (Fsi Democratica): "Auspichiamo l'accordo entro ottobre"

Per il segretario generale della Fsi, tra i primi nodi da affrontare ci sarebbe quello del superamento della Legge Brunetta che prevede l'assegnazione dei premi in busta paga solo ai tre quarti dei dipendenti. Per Cagnazzo è anche necessario tenere conto che l’eventuale aumento contrattuale non metta a rischio quell’ampia platea di lavoratori che oggi percepiscono il bonus di 80 euro

L’Aran ha convocato per domani, 12 settembre, i sindacati di comparto in vista dell’avvio delle trattative per il rinnovo del contratto della sanita. Per i sindacati, questo incontro apre formalmente la stagione dei rinnovi contrattuali che interesserà migliaia di lavoratori pubblici della sanità dopo la lunga sospensione del confronto, durato oltre 8 anni, “e quindi - dichiarano dal sindacato Fsi - della democrazia sindacale”.

“Rinnovare  subito il contratto - afferma per mezzo di una nota il segretario generale della Fsi Dario Luigi Cagnazzo –  è un diritto non solo dei lavoratori ma anche e soprattutto dei cittadini a garanzia dell'offerta di migliori servizi pubblici. Occorre quindi formulare  contratti innovativi capaci di rispondere all'esigenza di valorizzazione professionale dei lavoratori. Perchè ciò avvenga èpropedeutica una riorganizzazione del lavoro su tutte le materie  in questi  anni espropriate dalle leggi”.

“Siamo all'ultimo miglio - prosegue Cagnazzo - di un percorso avviato che ha avuto come tappa fondamentale l'accordo del 30 novembre scorso tra Governo e organizzazioni sindacali. In questi anni, per arrivare a questo momento, sono stati ridotti i comparti di contrattazione da 11 a 4 soprattutto,  modificati le regole del lavoro pubblico, volute da Brunetta, che impedivano la riapertura delle trattative”.

“La stagione che abbiamo davanti – continua Cagnazzo-  e che deve  riportare il sistema alla sua fisiologia  potrà essere proficua, oltre che dal punto di vista economico, se si sfrutterà l’occasione per agire bene sulla parte normativa del contratto con l’obiettivo di delegificare quanto più possibile la disciplina del rapporto di lavoro, ripristinando nuove relazioni sindacali tramite una piena partecipazione, ridando il ruolo di vero soggetto contrattuale, economico e normativo al Sindacato, sia a livello nazionale che su quello della contrattazione decentrata”.

“Tra i primi nodi che intendiamo affrontare con urgenza  – scrive ancora il segretario generale Fsi - è il superamento della Legge Brunetta che prevede l'assegnazione dei premi in busta paga solo ai tre quarti dei dipendenti. Rimarrebbe senza premi l'ultimo 25 per cento dei lavoratori, coloro che saranno giudicati meno produttivi, e per i quali il rinnovo del contratto potrebbe rivelarsi del tutto privo di aumenti retributivi nonostante l'aumentato costo della vita degli ultimi 10 anni”.

“E' necessario inoltre - conclude Cagnazzo - tenere conto in questo rinnovo che l’eventuale aumento contrattuale non metta a rischio quell’ampia platea di lavoratori che oggi percepiscono il bonus di 80 euro, e non solo. Il mio auspicio è che le trattative si concludano entro il mese di ottobre e la mia assicurazione è che la Fsi non farà mancare il proprio contributo affinché le aspettative di tutte le categorie  siano soddisfatte”.

Lorenzo Proia

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