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Martedì 12 SETTEMBRE 2017
Specializzazioni. Saitta (Piemonte) rilancia la proposta: “Per gli specializzandi contratti a tempo determinato nei Ssr”

L'assessore piemontese chiede un incontro tra tutti gli assessori alla Sanità e i rappresentanti dei ministeri della Salute e dell’Università. “Occorre superare la mancata corrispondenza fra l’offerta formativa e le esigenze specifiche delle diverse Regioni”. La Regione Piemonte avvierà a breve una ricognizione per accertare quali siano i ruoli con maggiore fabbisogno, per poi individuate le priorità su cui concentrare il budget regionale.

Un incontro con tutti gli assessori regionali alla Sanità, con il Ministero della Salute e con il Miur per affrontare il problema delle borse di studio per gli specializzandi in Medicina. È la proposta avanzata dall’assessore regionale alla Sanità della Regione Piemonte, Antonio Saitta, al termine dell’incontro avuto ieri pomeriggio, insieme ai tecnici dell’assessorato, con il direttore della Scuola di Medicina dell'Università di Torino Ezio Ghigo e con i rappresentanti del coordinamento nazionale “Chi si cura di te?”.

“Nelle prossime settimane solleveremo la questione a livello nazionale. Occorre superare la mancata corrispondenza fra l’offerta formativa e le esigenze specifiche delle diverse regioni – precisa l’assessore Saitta -. Torneremo anche a sottoporre un’ipotesi che avevamo formulato già un anno fa, quella che gli specializzandi possano lavorare all’interno della sanità con un regolare contratto a tempo determinato”.

La Regione Piemonte valuterà inoltre la possibilità, dal prossimo anno accademico, di integrare con risorse proprie il finanziamento ministeriale destinato alle borse di studio. L’assessorato alla Sanità annuncia quindi che avvierà a breve una ricognizione per accertare quali siano in Piemonte i ruoli con maggiore fabbisogno e che presentano le carenze più rilevanti. “Su questa base – aggiunge l’assessore Saitta - saranno individuate le priorità su cui concentrare il budget a disposizione”.

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