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Mercoledì 13 SETTEMBRE 2017
Chikungunya. Nel Lazio i i casi salgono a 13. Eventuali misure saranno graduate e confinate “per non pregiudicare l’attività chirurgica e trasfusionale”

È quanto deciso nel corso del vertice tra Regione, Centro nazionale sangue, Centro nazionale trapianti, Iss, Salute e Seresmi, appena conclusa. Il quadro della diffusione dell’infezione è stato definito “in evoluzione”. Dei 13 casi, 4 sono stati accertati a Roma e 9 nel Comune di Anzio.

Si è svolta questa mattina presso la sede della Regione Lazio, una riunione convocata dall’Ente regionale con i responsabili del Centro Nazionale Sangue, del Centro Nazionale Trapianti, dell’Istituto Superiore di Sanità, con i dirigenti del Ministero della Salute, con il Centro Regionale Trapianti, il Centro Regionale Sangue e il Servizio Regionale Sorveglianza Malattie Infettive Seresmi per esaminare la situazione epidemiologica relativa alla notifica di casi confermati o probabili di Chikungunya che finora sono risultati essere in tutto 13, con un quadro in evoluzione.

Di questi tredici casi, 4 sono stati rilevati a Roma e non risultano aver viaggiato in Italia o all’estero nei giorni precedenti al manifestarsi dei sintomi, i 9 restanti casi sono residenti o soggiornanti nel Comune di Anzio.

“Nel corso della riunione – riferisce una nota della Regione Lazio - si è convenuto di monitorare quotidianamente l’evoluzione del quadro di diffusione e di definire una georeferenziazione dei casi per provvedimenti sicuri e graduati in relazione alla raccolta del sangue al fine di non pregiudicare l’attività chirurgica e dei centri trasfusionali. La situazione, dunque, resta costantemente monitorata ed è assolutamente fondamentale l’attività di contrasto ai vettori”, conclude la nota.

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