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Giovedì 14 SETTEMBRE 2017
Contratti sanità. Per il Migep “c'è il rischio di vedere azzerato il bonus Renzi di 80 euro e avere un contratto in perdita”

Per il leader del sindacato, Angelo Minghetti, “ci troviamo con due atti d’indirizzo, quello del Governo – Ministro Madia – e quello del Comitato di Settore Regioni Sanità che lasciano perplessità con vuoti su alcuni temi importanti come la mobilità, il fabbisogno, fasce economiche, ecc. Inoltre, il rischio, che con l’aumento contrattuale si può avere una perdita del bonus di 80 euro”.

“È giunto il tempo di riconoscere il disagio della professione e in ogni caso i lavoratori non possono essere penalizzati”. Con questo spirito il segretario nazionale della Federazione Migep, Angelo Minghetti, si appresta a seguire lo svilupo delle trattative per la stipula del CCNL 2016-2018 del comparto sanità.
 
“Più di 600 mila lavoratori pubblici da otto anni attendono il rinnovo del contratto, un contratto che deve trovare il finanziamento nella legge di bilancio del 2018”, osserva Minghetti, secondo il quale “ci troviamo con due atti d’indirizzo, quello del Governo – Ministro Madia – e quello del Comitato di Settore Regioni Sanità che lasciano perplessità con vuoti su alcuni temi importanti come la mobilità, il fabbisogno, fasce economiche, ecc. Inoltre, il rischio, che con l’aumento contrattuale si può avere una perdita del bonus di 80 euro”.

Il segretario nazionale della Federazione Migep fa quindi il punto sulla riunione dello scorso 12 settembre: “Presenti diverse delegazioni delle Confederazioni e delle Federazioni sindacali, anche se non sono mancate perplessità e obiezioni sui contenuti dell’Atto d’indirizzo e sul metodo di lavoro che l’Aran intende seguire, ma è stato condiviso il lavoro suggerito dal Presidente ponendo la necessità di istituire un quarto Tavolo in cui discutere temi a tutela dei lavoratori coinvolti”.

Per Minghetti i temi da sviscerare sono mobilità, ferie, mensa, indennità chilometrica, fasce economiche e modalità per il passaggio da una fascia all’altra, precariato, fabbisogno del personale e nuove dotazioni organiche, violenza sul lavoro, parità di genere, formazione, tutoraggio, partecipazione delle OO.SS. all’organizzazione del lavoro, lotta agli sprechi.

“E' stato anche sollevato dalla Fials - spiega Minghetti - il tema dell’autista soccorritore, attualmente privo di profilo, mentre la Fsi ha ribadito che introducendo le nuove figure non si andrà a centrare gli obiettivi attesi, andando a schiacciare in basso tutti gli altri professionisti, ribadendo che l'integrazione nell'area socio sanitaria dell'oss rischia non di risolvere il problema, ma di crearne altri”.

Il Presidente dell'Aran Sergio Gasperini - prosegue - ha illustrato le linee fondamentali dello specifico Atto d’indirizzo illustrando le linee fondamentali e del metodo di lavoro da seguire, iniziando dalla nuova e più adatta riaggregazione dei profili nelle nuove aree sanitaria e sociosanitaria, amministrazione dei fattori produttivi e tecnico, prevedendo anche il professionista esperto e quello specialista, (voluto fortemente dall'ipasvi), proponendo la costituzione di tre Tavoli tecnici tematici: 1. Ordinamento e classificazione del personale nelle 4 Aree funzionali e sistemi per l’attribuzione degli incarichi (Posizioni organizzative e Coordinamenti); 2. Formazione continua e obbligatoria e verifica dei criteri di attribuzione del salario accessorio, con riferimento alla legge Brunetta; 3. Orario di lavoro, con riferimento alla Direttiva europea".

La prossima convocazione del primo tavolo tematico è prevista tra 10 giorni e per Minghetti “consentirà una più specifica analisi sui vari aspetti normativi ed economici”.

Quanto all'incontro del 12 settembre, per il leader del Migep “la giornata è stata propizia per capire attraverso le prime impressioni, l’intensità di un confronto su temi generali prima di arrivare alla chiusura del contratto. Ci fa piacere sentire dall’Aran che si andrà a un’integrazione dell’area socio sanitaria per l’oss e per l’area sanitaria per le figure di arte ausiliaria (infermiere generico e puericultrice) cercando di avere una chiarezza  per queste figure. In questo modo diamo la garanzia che il contratto andrà a richiamare quest’area per l’oss eliminando tutti quei dubbi che si leggono sul social”. Ma “non si comprende - conclude Minghetti - su quale categoria e fascia verrà calcolato l'aumento medio di 85 euro mensili a regime sulla retribuzione stipendiale”.

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