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Venerdì 23 SETTEMBRE 2011
Teva va all’attacco delle patologie virali. L’accordo con Cocrystal Discovery Inc.

L’investimento iniziale previsto dall’accordo tra le due aziende sarà di 7,5 milioni di dollari e prevede lo sviluppo da parte della CDI di un farmaco contro la polimerasi del virus dell’epatite C. Nelle fasi successive Teva potrà avere la licenza esclusiva per ulteriori sviluppi e per la commercializzazione del farmaco.
 


Epatite C, influenza, rinovirus. Sono solo alcuni dei virus contro i quali la società biofarmaceutica Cocrystal Discovery Inc. (CDI) è al lavoro per scoprire e sviluppare i nuove terapie antivirali per il trattamento di malattie virali gravi e croniche. Oggi potrà dare ulteriore impulso all’attività di ricerca grazie all’accordo di cooperazione stipulato con Teva Pharmaceutical Industries Ltd, del quale la stessa società israeliana – una delle prime 15 aziende farmaceutiche mondiali – ha dato notizia. Si tratta di un investimento che, come si legge nella nota pubblicata dalla Teva, “sarà utilizzato da CDI per continuare il suo programma di sviluppo di nuovi farmaci antivirali che agiscono sugli enzimi di replicazione virale”. I termini dell’accordo prevedono un investimento iniziale da parte di Teva di 7,5 milioni dollari per lo sviluppo da parte della CDI di un farmaco antivirale attivo contro la polimerasi del virus dell'epatite C. Al termine del piano di sviluppo iniziale, saranno possibili ulteriori investimenti legati al raggiungimento definitivo di specifici obiettivi. Teva, si ricorda ancora nel comunicato, “avrà la licenza esclusiva per un ulteriore sviluppo e commercializzazione del farmaco, secondo i termini commerciali concordati”.
Particolare soddisfazione per l’accordo è stata espressa dal premio Nobel Roger Kornberg, Ph.D., Chief Scientist presso CDI e membro del Consiglio di amministrazione di Teva. “Grazie a esso, CDI è ora in grado di accelerare lo sviluppo della nuova piattaforma, che unisce cristallografia a raggi-X ad alta risoluzione con metodi informatici unici e avanzati. Speriamo di poter produrre, in futuro, farmaci nuovi e migliori per il trattamento e la prevenzione di molte malattie virali". E ha ancora spiegato come Teva potrà investire ulteriormente per lo sviluppo di altri due farmaci antivirali e antibatterici. Per questi investimenti, Teva riceverà fino a circa il 23% delle partecipazioni. "Questa nuova partnership dimostra ancora una volta l'impegno di Teva nello sviluppo di terapie innovative" ha affermato Aharon Schwartz, responsabile della Ventures Innovative di Teva. “Se risulteranno vincenti, queste nuove tecnologie potranno rivoluzionare il processo di scoperta di nuovi farmaci antivirali, un’area che ha ancora molti bisogni non ancora soddisfatti. Crediamo che questa tecnologia innovativa rappresenti una promessa significativa per la scoperta di farmaci in aree di importanza strategica per Teva”.

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