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Venerdì 23 SETTEMBRE 2011
Farmaci galenici: farmacisti e medici a confronto

Si svolgerà a Trento il 22 e 23 ottobre prossimi il IV Congresso Nazionale della Società italiana dei farmacisti preparatori. Un appuntamento che propone come tema centrale il rapporto che, anche alla luce delle nuove norme comunitarie, deve istaurarsi tra specialista e farmacista preparatore gli specialisti per definire sinergicamente come rispondere alle necessità terapeutiche dei pazienti anche attraverso i farmaci preparati in farmacia. Ecco il programma.

Colloquiare con gli specialisti per definire quali siano le necessità terapeutiche dei pazienti con particolari patologie e per capire quale potrà essere il ruolo del farmacista preparatore nel prossimo futuro. È questo l’obiettivo che si è posta la Sifap, la Società italiana farmacisti preparatori nell’organizzare il suo IV Congresso nazionale, in programma a Trento il 22 e 23 ottobre prossimi, dedicato, appunto a “Il farmacista preparatore incontra i medici". Lo spunto per questo importante incontro/confronto con la classe medica l’ha offerto la recente Risoluzione CM/ResAP (2011)1 del Consiglio dei Ministri europeo, che ha a oggetto i requisiti di qualità e sicurezza dei medicinali preparati in farmacia. La stessa Paola Minghetti, presidente della Sifap, aveva tenuto, nel corso dell’ultima edizione di Cosmofarma Exhibition 2011, una relazione sui contenuti della Risoluzione (il convegno trattava di “Gestione delle materie prime alla luce delle nuove normative”). In quell’ambito Minghetti aveva sottolineato come il provvedimento comunitario riconoscesse l’importanza della particolare attività del farmacista preparatore e affermasse che, prima di realizzare il preparato, sarebbero dovute essere attentamente valutate le reali necessità cliniche del paziente in relazione al rischio connesso all’allestimento del medicinale.
Si tratta, in altri termini, di valutare se sia più rischioso lasciare il paziente senza farmaco (quando sia in condizioni individuali o mediche particolari o quando non esista un appropriato medicinale industriale o, ancora, lo stesso non sia disponibile sul mercato) piuttosto che assicurare la terapia ricorrendo a un preparato magistrale allestito senza le rigide procedure previste per i medicinali di origine industriale.
È questa – secondo quanto sostenuto nella Risoluzione – la domanda che ogni farmacista dovrebbe porsi prima di spedire una ricetta magistrale. E alla quale è già possibile dare una risposta concreta e positiva: l’Italia si è da tempo dotata in questo settore di una regolamentazione tecnica (le Norme di Buona Preparazione) che impone criteri specifici ed appropriati di qualità e sicurezza in tutte le fasi dell’attività di preparazione galenica. La stessa Risoluzione, inoltre, ribadisce l’importanza e la necessità di un proficuo e costante dialogo tra medico e farmacista per rispondere al meglio alle specifiche esigenze di ogni singolo paziente. Un’esigenza alla quale si cercherà di dare risposta proprio con l’appuntamento di Trento. Va infatti ricordato che la galenica non è solo una disciplina che richiede grande competenza tecnica ma è anche una pratica condizionata dalle necessità correnti, quelle che si cercherà di definire nell’ambito del Congresso Sifap.
 

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