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Mercoledì 27 SETTEMBRE 2017
Vaccini. M5S: “Inviata a Garante privacy richiesta parere su decreto”

Così i deputati del MoVimento 5 Stelle delle commissioni Affari Sociali alla Camera e Igiene e Sanità al Senato, che hanno redatto la richiesta di parere su impulso dei capigruppo Dalila Nesci e Luigi Gaetti. "Il provvedimento è stato licenziato in tutta fretta dal Parlamento, il che non ha consentito di verificare a fondo le criticità più evidenti e di rimuoverle".

“Attraverso il presidente del Gruppo dei deputati, Andrea Colletti, il MoVimento 5 Stelle ha inviato al Garante della Privacy una richiesta di parere sulla legge in tema di vaccinazioni obbligatorie, che non contempla le dovute garanzie nel trattamento dei dati sullo stato di salute dei minori. Pertanto chiediamo al Garante di intervenire”. Così i deputati del MoVimento 5 Stelle delle commissioni Affari Sociali alla Camera e Igiene e Sanità al Senato, che hanno redatto la richiesta di parere su impulso dei capigruppo Dalila Nesci e Luigi Gaetti.
 
“Sono diversi - proseguono i parlamentari 5stelle - i punti su cui occorre chiarezza. Il provvedimento approvato, infatti, non risulta esaustivo riguardo ai dati trattabili, non vengono specificate le operazioni eseguibili e le finalità di rilevante interesse pubblico perseguite per tutti i dati sensibili richiesti". "Né - aggiungono i 5stelle - è definita con chiarezza la finalità per cui tutte le scuole debbano possedere i dati sullo stato vaccinale di ogni alunno. Giova ricordare che soltanto nelle scuole per l’infanzia la presentazione della richiesta documentazione costituisce requisito di accesso. Pertanto la trasmissione alle scuole di dati sensibili che non siano funzionali all’assolvimento dei compiti delle istituzioni scolastiche appare incongruente rispetto alle finalità di interesse pubblico".
 
“Inoltre, il provvedimento e le circolari esplicative - sottolineano i parlamentari 5stelle - non hanno fornito alcuna indicazione sulle specifiche modalità di trattamento dei dati: se esso debba avvenire con tecniche di cifratura o mediante l’utilizzo di codici identificativi o in altro modo. Non è stata neppure fornita alcuna indicazione sulla necessità di conservare i dati idonei a rivelare lo stato di salute separatamente da altri dati personali, in palese violazione con quanto disposto, sul punto, dal Codice della Privacy. Infine, non è stata prevista alcuna disciplina specifica che contempli un’informativa e il consenso informato al trattamento dei dati idonei a rivelare lo stato di salute".
 
"Rispetto a queste e ad altre criticità - concludono i 5stelle - interpelliamo il Garante per la Privacy, con l’auspicio che sulla materia venga fatta chiarezza, anche se è già tardi. Infatti, il provvedimento è stato licenziato in tutta fretta dal Parlamento, il che non ha consentito di verificare a fondo le criticità più evidenti e di rimuoverle. Le conseguenze di tanta fretta e approssimazione da parte del ministro Lorenzin sono ricadute principalmente sui genitori che, a fronte di una normativa lacunosa, non hanno avuto il tempo di ricevere risposte esaustive e sono stati costretti a ‘prendere o lasciare’”.

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