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Venerdì 29 SETTEMBRE 2017
Bici in Rosa contro il tumore al seno. Il 22 ottobre a Roma la ciclopedalata promossa dagli “Amici dell’Università Campus Bio-Medico”

“Bicinrosa” è una manifestazione sportiva amatoriale che mira a sensibilizzare le donne e la popolazione in generale sull’importanza della prevenzione e cura del tumore al seno. La pedalata parte e arriva dallo Stadio "Nando Martellini" delle Terme di Caracalla. Nell’area di partenza/arrivo stand informativi a partire dalle ore 8.00. Il programma

Appuntamento il 22 ottobre con “Bicinrosa”, la ciclopedalata nel centro di Roma promossa dall’Associazione Amici dell’Università Campus Bio-Medico di Roma (ONLUS) con la Direzione scientifica della Breast Unit del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico, in collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione europea  e con il supporto tecnico-organizzativo dello Europe Direct Roma e di Asd Cliclismo Lazio, per sensibilizzare le donne e la popolazione generale sulla prevenzione del tumore al seno.

Si svolge nel mese di ottobre tradizionalmente dedicato alla lotta contro il tumore al seno.

Il Percorso La pedalata parte e arriva presso lo stadio “Nando Martellini” delle Terme di Caracalla, seguendo un percorso circolare all’interno del centro storico di Roma con inizio alle ore 11.00. Sono previsti nell’area di partenza/arrivo della manifestazione degli stand informativi.

Gli obiettivi specifici di questa manifestazione sono:

• richiamare l’attenzione della popolazione sul tema dell’importanza dello sport e di un’alimentazione sana per la prevenzione del tumore al seno;

• dare visibilità alle donne che hanno già affrontato il problema e che lo vivono con spirito positivo e di speranza;

• far conoscere alla popolazione femminile le possibilità di cura presso le Breast Unit o centri di senologia multidisciplinari, che permettono alla donna di affrontare il tumore al seno con la sicurezza di essere seguita da un team di specialisti dedicati, curata secondo i più alti standard europei e accompagnata nell’intero percorso di malattia (si stima che le donne trattate in questi centri abbiano una percentuale di sopravvivenza più alta del 18% rispetto a chi si rivolge a strutture non specializzate, e hanno anche una migliore qualità di vita);

• richiamare l’attenzione dei media e delle autorità istituzionali sul tema della prevenzione e cura corretta del tumore al seno;

• raccogliere fondi da destinare alla formazione e ricerca per il tumore al seno;
 
• dare visibilità alle politiche dell’Unione europea sul cancro al seno.

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