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Martedì 27 SETTEMBRE 2011
Lazio. Giunta approva commissariamento Asp. Montino (Pd): “Atto illegittimo”

Il motivo sarebbe legato alle divergenze tra i vertici tecnici dell’Agenzia di sanità pubblica del Lazio e il suo Consiglio di Amministrazione, il cui mandato era tuttavia già scaduto da alcuni mesi. Tra pochi giorni la presidente Renata Polverini nominerà il commissario. Montino (Pd): “La legge prevede che il Consiglio di Amministrazione dell’Asp sia nominato dal Consiglio regionale. Quanto stabilito dalla Giunta è un atto di arroganza inaccettabile”.

Commissariata l'Agenzia di sanità pubblica della Regione Lazio. È quanto prevede una delibera approvata ieri dalla Giunta regionale del Lazio. Le ragioni sarebbero legate alle divergenze tra i vertici tecnici dell’Agenzia e il Consiglio di Amministrazione, nominato negli anni della Giunta Marrazzo e in maggioranza di centrosinistra ma il cui mandato, tuttavia, è già scaduto da alcuni mesi. La presidente della Regione, Renata Polverini, dovrà dunque nominare un commissario. Ma l’Opposizione ha già contestato la delibera e la prossima nomina del presidente regionale. “L’articolo 8 comma 1 della Legge regionale che istituisce l’agenzia di sanità pubblica specifica che il Consiglio di Amministrazione è nominato dal Consiglio regionale. Quanto stabilito dalla Giunta di nominati è un atto di arroganza inaccettabile”, spiega Esterino Montino, capogruppo Pd in Consiglio Regionale, secondo la quale “la Polverini, con il commissariamento dell’Asp, viola la legge e scippa al Consiglio le sue funzioni fissate dallo Statuto”.
Montino invita anche i componenti della maggioranza del Consiglio regionale “avessero uno scatto d’orgoglio istituzionale, alzassero la testa e ritrovassero voce” per “evitare che le loro prerogative siano calpestate in modo così insolente. Sarebbe triste se assistessero impassibili anche al commissariamento delle loro competenze”.
Montino specifica infine che “l’Asp ha il compito di monitoraggio e studio sul fabbisogno sanitario, dovrebbe rappresentare il braccio operativo del consiglio regionale sugli atti di programmazione sanitaria. Lasciare che la Polverini si appropri, per di più indebitamente, di un organo di controllo e valutazione così importante, significa rinunciare al ruolo di rappresentanza dei cittadini del Lazio”.

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