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Lunedì 09 OTTOBRE 2017
Sospetto caso di tetano. Migliorano le condizioni di salute della bambina ricoverata a Torino. Ma prognosi resta riservata

La bambina, ricoverata lo scorso sabato, si trova in terapia intensiva dopo è sedata ma non intubata. Nelle prossime ore potrebbe lasciare il reparto per una sistemazione meno intensiva. Continuano intanto gli accertamenti. I medici hanno cercato anche di individuare le circostanze in cui è avvenuta l’infezione, attraverso una ferita. Anche una lesione di piccole dimensioni.

Le condizioni della bambina ricoverata lo scorso sabato all'ospedale Regina Margherita di Torino per un sospetto caso di tetano sono migliorate nelle ultime ore. Sedata, ma non intubata, è stata sottoposta ad una serie di accertamenti. "È stazionaria e la prognosi è riservata ma ci sono segnali di ottimismo, le cure stanno facendo effetto - dice il professor Giorgio Ivani, primario della Rianimazione a La Stampa - Penso che già nelle prossime ore potrà lasciare il reparto per una sistemazione meno intensiva".

Trattandosi di un sospetto caso di tetano, i medici hanno cercato anche di individuare le circostanze in cui è avvenuta l’infezione, attraverso una ferita. Anche una lesione di piccole dimensioni. "Stiamo indagando anche questo aspetto - afferma Ivani -. In altre parole se la bimba si sia procurata una ferita cadendo o mentre stava giocando in casa. Di fatto non abbiamo ancora la certezza che si tratti di tetano, anche se i sintomi lo fanno pensare. Sulla vicenda invece della vaccinazione, invece, preferisco non entrare nel merito. In ogni caso stiamo facendo delle valutazioni".  
 
Dall’Amedeo di Savoia, struttura specializzata in diagnosi e cura delle malattie infettive, presso cui era stato inviato un campione di sangue della bambina, fanno sapere fanno sapere che i loro laboratori potrebbero non venire coinvolti nell’analisi dei campioni biologici. In realtà l’esame che si può fare in caso di presunto tetano è soltanto relativo alla risposta immunitaria del paziente, per vedere se la tossina sprigionata dal germe ha innescato reazioni di tipo immunitario. È un tipo di indagine, quindi, che può essere fatta anche dalle Molinette e non necessita di laboratori particolari, anche se si tratta di analisi rare ormai.  

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