quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Lunedì 09 OTTOBRE 2017
La sanità in Sicilia. È polemica tra Latteri (Ap) e Gucciardi

Per il direttore dell’Uoc di Chirurgia Generale ad indirizzo Oncologico del Policlinico di Palermo e candidato all’Assemblea regionale con “Alternativa Popolare - Centristi x Micari”, “la salute e il diritto alle cure sono a rischio e l’emergenza prosegue”. L’assessore risponde: “Forse non ha studiato bene la nuova Rete ospedaliera. La nuova riforma sta andando a regime con le assunzioni e migliorerà le prestazioni sanitarie ai cittadini”.

Botta e risposta tra il direttore dell’Uoc di Chirurgia Generale ad indirizzo Oncologico del Policlinico di Palermo e candidato all’Assemblea regionale con “Alternativa Popolare - Centristi x Micari”, Mario Adelfio Latteri, e l’assessore alla Salute Baldo Gucciardi.

Per Latteri “arrivare in ospedale e non trovare assistenza immediata! Questo è il rischio che corrono i cittadini siciliani se al più presto non si prenderanno provvedimenti seri”. E “guardando la mappatura dei presidi ospedalieri dell’isola – continua Latteri -, la situazione risulta molto preoccupante. Da Palermo a Patti, da Sant’Agata di Militello a Mistretta, e in tanti altri nosocomi, la mancanza di personale medico è gravissima: sale operatori chiuse, ricerche di personale andate a vuoto, carenza di medici nei presidi di Pronto Soccorso. La stampa riporta notizie allarmanti: ‘A Palermo, all’Ospedale dei Bambini, il reparto ortopedico è chiuso da due anni; al Cervello, nelle ore notturne, i pazienti con infarto vengono trasferiti in ambulanza in altri ospedali, perché manca la copertura sanitaria minima’. L’elenco dei disagi e dei disservizi potrebbe andare avanti. Tutto questo è inaccettabile!”.

Il piano di assunzioni regionale, prosegue il candidato Ap dal suo profilo Facebook, “stenta a decollare. La salute e il diritto alle cure sono a rischio e l’emergenza prosegue, nonostante a luglio sia stato approvato il Piano Regionale Sanitario e oramai la nuova rete ospedaliera sia già ben definita”.

Per Latteri “le soluzioni però esistono, al di là dei proclami e delle promesse elettorali. Il compito del nuovo assessore alla Sanità dovrà essere chiaro e la strada da seguire netta: bisognerà immediatamente attivare le procedure amministrative per coprire i posti vacanti negli organici, sia attraverso la mobilità (50%) che con nuovi concorsi aperti (altro 50%). Solo così si darà una risposta efficace agli operatori del settore, medici e infermieri, giovani e meno giovani, che oramai da anni, tra un incarico precario e un altro, aspettano invano la stabilizzazione del lavoro, ma soprattutto si potrà dare una risposta ai cittadini e ai pazienti siciliani, che hanno il diritto di ricevere le cure migliori nel proprio territorio”.

Non è rimasto in silenzio l’assessore alla Salute Baldo Gucciardi, che in una nota ha replicato a Latteri: “Probabilmente il professore Latteri non ha letto o non ha studiato con attenzione la rimodulazione della nuova Rete ospedaliera approvata dai ministeri di Economia e Finanza e della Salute”.

“Al professore Latteri dico che non bisognerà aspettare un nuovo assessore alla Salute, ruolo al quale probabilmente aspira e che gli auguriamo di ricoprire, per provvedere a colmare i vuoti degli organici delle aziende sanitarie dell’Isola. Il settore sanità era da anni in difficoltà – ha aggiunto l’assessore Gucciardi - dopo troppo tempo in cui lo sblocco delle assunzioni è stato fermo, è arrivato il via libera alla rimodulazione della nuova Rete ospedaliera che sta già offrendo una boccata d’ossigeno alle aziende e di conseguenza un servizio migliore ai cittadini siciliani. Già oltre 1.700 assunzioni sono state fatte in poche settimane da quando è stata approvata la Rete. È chiaro che nessuno ha la bacchetta magica, ma negli ultimi mesi il processo sta andando a regime. L’iter è già partito con lo sblocco delle graduatorie e sta proseguendo con l’avvio delle mobilità e a breve andrà avanti con l’indizione di nuovi concorsi”.

“È chiaro – ha concluso Gucciardi - che andando nei vari ospedali siciliani si troveranno eccellenze, ma anche qualche disservizio, che però sparirà non appena la nuova riforma sanitaria andrà a pieno regime. Consiglio, dunque, al professore Latteri e a tutti coloro che in questi giorni stanno dando consigli su come rivedere la sanità nella prossima legislatura di trovare nuovi spunti per farsi pubblicità durante la campagna elettorale”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA