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Giovedì 29 SETTEMBRE 2011
Veneto, Friuli, Lombardia e Carinzia  puntano ad una “macroregione sanitaria”

La Regione del Veneto aderirà ad un protocollo di cooperazione in materia di sanità con il Land austriaco della Carinzia e le Regioni Friuli Venezia Giulia e Lombardia. La prospettiva è emersa oggi a Venezia, nel corso di un incontro bilaterale tra l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto e Peter Kaiser, vicepresidente e ministro della sanità della Carinzia.

Per parte veneta erano presenti il consigliere diplomatico Stefano Beltrame ed il segretario regionale perla sanità Domenico Mantoan. Coletto e Kaiser hanno sottolineato il forte interesse reciproco ad approfondire e concretizzare i già ottimi rapporti di collaborazione in essere, allargando nuove possibili intese ad altre Regioni dell’area, anche per costituire una massa critica importante da far pesare in sede europea in vista delle numerose novità in arrivo in campo sanitario. “La nostra idea – ha detto da parte sua Coletto – è quella di lavorare per creare una sorta di ‘macroregione sanitaria’ nell’ambito della quale realizzare vere e proprie reti interregionali nelle quali ognuno possa far confluire le proprie eccellenze e peculiarità organizzative, da offrire ai nostri cittadini a prescindere dalla Regione di residenza. In futuro – ha proposto Coletto – si potrebbe arrivare ad accordi e convenzioni specifiche di rete interregionale, definire costi comuni e reciproci, agevolare i flussi di cura mettendo i cittadini nelle condizioni di poter scegliere liberamente dove farsi curare, a seconda delle specificità dei sistemi sanitari delle Regioni aderenti. Abbiamo una storia comune, siamo un pezzo importante della mitteleuropa – ha aggiunto Coletto – e valuto molto positivamente le prospettive emerse in questo proficuo incontro con la Carinzia”. Al termine dell’incontro, Coletto ha incaricato i tecnici regionali di procedere con la massima celerità possibile alla definizione del percorso istituzionale ed autorizzativo per arrivare in tempi brevi alla sottoscrizione del protocollo. Nel frattempo, sempre a livello tecnico, si comincerà a confrontarsi sugli aspetti concreti ed operativi della cooperazione.

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