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Venerdì 13 OTTOBRE 2017
Aou San Luigi di Orbassano. Convegno su “La medicina di Laboratorio ed il rapporto verso il paziente”

L’appuntamento, promosso dalla Società Italiana di Patologia Clinica e Medicina di Laboratorio, è per il 20 ottobre. L’evento mira ad approfondire gli argomenti relativi all’integrazione ospedale e territorio attraverso l’approfondimento della conoscenza dei nuovi modelli organizzativi, la valorizzazione della qualità delle prestazioni nella Medicina di Laboratorio e il suo valore nella prevenzione e cura del paziente.

La Società Italiana di Patologia Clinica e Medicina di Laboratorio (SIPMeL) - Regione Piemonte ha organizzato, presso l’Aou San Luigi Gonzaga di Orbassano, un evento formativo dal titolo “La Medicina di Laboratorio ed il rapporto verso il paziente”, il 20 ottobre in cui verranno approfondite le tematiche più attuali della moderna Medicina di Laboratorio.

L’evento prevede la partecipazione del Consigliere Regionale Appiano, del Commissario della Azienda Dott.. Ripa, del Prof. Scagliotti Ordinario di Oncologia, della Prof.ssa Menegatti Direttore della scuola di Specializzazione in Patologia Clinica e Biochimica Clinica, oltre a esponenti di rilievo nazionale della SIPMeL, tra questi il  Dott. Biasioli, il Dott. Cappelletti, il Dott. Pradella e  il Dott. Como.

“L’evento – spiega una nota dell’Aou - ha la finalità di approfondire gli argomenti relativi all’integrazione ospedale e territorio attraverso l’approfondimento della conoscenza dei nuovi modelli organizzativi, la valorizzazione della qualità delle prestazioni nella Medicina di Laboratorio e il suo valore nella prevenzione e cura del paziente. I moderni professionisti di Laboratorio non possono prescindere dalle conoscenze degli aspetti medico-legali nella creazione della rete dei laboratori così come non si può dimenticare l’importanza dell’innovazione diagnostica con particolare attenzione all’oncologia e ai suoi percorsi assistenziali”.

“La diffusione delle nuove tecnologie come supporto alla cura del paziente – conclude la nota - rende necessaria una specifica formazione universitaria dei professionisti sanitari e la sempre maggiore diffusione della diagnostica decentrata sul territorio richiede nuove competenze”.

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