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Venerdì 30 SETTEMBRE 2011
Il terrore dei giovani? I tumori, lo stress e la depressione

Arrivano dal Festival della Salute, in corso a Viareggio, i risultati di una ricerca promossa da Goodlink. Ma dai giovani arriva anche uno slancio di ottimismo: il 90 per cento dei giovani dice di godere di buona salute e il 58,7 per cento è convinto che, nei prossimi due anni, la medicina possa fare grandi progressi.

Tumori, depressione, stress e inquinamento. Sono queste le maggiori preoccupazioni dei giovani quando si parla di salute. Come emerge da un'indagine presentata ieri al Festival della Salute in (corso a Viareggio fino al 2 ottobre) e commissionata da Goodlink, azienda organizzatrice del Festival.
Nel dettaglio, per il 70 per cento dei giovani la malattia più temuta è il tumore, mentre uno su cinque ha come terrore principale quello di cadere in depressione. Quasi 9 ragazzi su 10 sono soddisfatti del proprio stato di salute, e la metà di loro pensa che l'inquinamento sia la peggior minaccia per la propria salute (50.2 per cento), seguito, a sorpresa, dallo stress (49.7).
Il 19.3 per cento dei ragazzi segue una dieta, e di questi la maggior parte (36.2 per cento) lo fa per il proprio benessere, mentre solo il 15.5 per cento lo fa perché è sovrappeso.
Dalla ricerca emergono anche dati particolari sul rapporto tra i giovani e la sanità: il 58.7 per cento di loro è, ad esempio, convinto che la medicina possa fare grandi progressi nei prossimi due anni (specie nella cura di patologie quali il cancro) e il 32.6 per cento di loro è tendenzialmente favorevole alla brevettazione dei farmaci.

La ricerca, realizzata dalla società Format, ha coinvolto un campione di 900 ragazzi in fascia 14/24 anni ed è stata presentata alla presenza dell'assessore regionale al diritto alla salute, Daniela Scaramuccia, e di due testimonial d'eccezione del Festival, i campioni olimpici Margherita Granbassi e Antonio Rossi.

Tra gli altri dati di maggiore interesse per conoscere l’universo giovanile, emerge che poco più di sei ragazzi su dieci (60.9 per cento) degli intervistati nella fascia di età tra i 14 e i 24 anni, dichiarano di assumere bevande alcoliche e dichiara di fumare meno di uno su cinque (19.7%)
Pari al 61.4 per cento la quota di ragazzi che afferma di essere interessato alle notizie riguardanti la salute. La fonte di informazione è nel 66.7 per cento dei casi internet. E, ancora in tema di comunicazione, ben il 55.2 per cento dei ragazzi crede che l'area su cui andrebbe occorrerebbe insistere di più sia quella delle droghe (50.2 per cento), seguita dal sesso sicuro (55.2 per cento).

La ricerca ha indagato anche cosa fanno i ragazzi per avere una vita più salutare (il 57 per cento di loro si dedica allo sport) e per raggiungere il proprio benessere: il 50 per cento incontra gli amici e sono pochi meno (48 per cento) quelli che, per raggiungere lo stesso scopo, dichiarano invece di ascoltare musica.
Poca fiducia nella scuole. Quasi la metà degli intervistati (49.8 per cento) è convinto che sia poco efficace nelle attività di prevenzione su temi quali l'abuso di alcool e droghe, il fumo e il sesso non protetto, e il 63.6 per cento è convinto che di questi temi tra i banchi si parli poco. Solo il 6.2 per cento ritiene di poter fare affidamento sugli insegnanti per parlare di questi temi, mentre, a sorpresa, ben il 44.3 per cento crede che le persone adatte allo scopo siano i familiari.
 

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