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Giovedì 19 OTTOBRE 2017
San Camillo: “Nessuna attesa prolungata al pronto soccorso”. L’ospedale romano respinge le accuse di una paziente 

Il direttore generale del San Camillo Forlanini, Fabrizio d'Alba, precisa in un comunicato che "il nostro Pronto Soccorso garantisce giorno e notte h 24 ore, visite, prestazioni diagnostiche e dove necessario ricoveri.  Questo a tutti, anche ai codici bianchi e verdi, quelli meno gravi. Come quello attribuito al signore che racconta di essere arrivato al Pronto Soccorso alle 6.55 del mattino trovandolo comunque aperto e attivo". 

L'ospedale San Camillo Forlanini di Roma respinge con forza le accuse di aver prolungato l'attesa in pronto soccorso di una paziente con sospetta frattura.

“Non corrisponde assolutamente al vero - si legge in un comunicato dell'azienda ospedaliera  - quanto segnalato da un paziente di una sua  “supplementare” attesa in Pronto Soccorso per l'effettuazione di una radiografia per una sospetta frattura, fino all'apertura dei servizi alle ore 8".

Il direttore generale del San Camillo Forlanini, Fabrizio d'Alba, precisa nel comunicato che "il nostro Pronto Soccorso garantisce giorno e notte h 24 ore, visite, prestazioni diagnostiche e dove necessario ricoveri.  Questo a tutti, anche ai codici bianchi e verdi, quelli meno gravi. Come quello attribuito al signore che racconta di essere arrivato al Pronto Soccorso alle 6.55 del mattino trovandolo comunque aperto e attivo".

"Ciò che stupisce - aggiunge d'Alba - è l'uso strumentale che si cerca di fare di quello che è forse uno sfogo personale e nulla a che fare con un presunto disservizio. E a stupire di più è il fatto che a usarlo sia il consigliere regionale Fabrizio Santori. Un rappresentante dell'istituzione che dovrebbe conoscere il sistema sanitario regionale e la rete ospedaliera e che ha, come tutti i cittadini, ogni strumento per verificarne il funzionamento e che qualora fosse vero quanto segnalato in forma anonima, cosa che non è, dovrebbe ben sapere che non si tratta di un disservizio, ma di una violazione in termini di non rispetto dei requisiti previsti per il funzionamento dei Pronto Soccorso".  

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