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Martedì 24 OTTOBRE 2017
San Giuseppe Moscati. Dedicata al medico Santo la chiesa Ifo Regina Elena e San Gallicano. La celebrazione domani a Roma

“Non accadeva da tanto tempo che la chiesa di un importante ospedale fosse dedicata ad un santo”. È così che Vincenzo Cilenti, presidente dell’Associazione Medici Cattolici Italiani del Lazio, annuncia la celebrazione di domani che vedrà dedicare la Chiesa degli Ifo Regina Elena e san Gallicano al medico santo Giuseppe Moscati.

“Anni fa ero a Napoli per un congresso medico, andai a far visita alla chiesa dove si venera san Moscati. Rimasi talmente colpito tanto da impegnarmi per far sì che la Chiesa degli Ifo fosse dedicata al medico santo”. E quell’impegno Vincenzo Cilenti, presidente dell’Associazione Medici Cattolici Italiani del Lazio, l’ha mantenuto.
 
Domani, 25 ottobre, alle 12.30, si svolgerà il solenne rito di dedicazione della Chiesa degli Ifo Regina Elena e san Gallicano al medico santo Giuseppe Moscati. La celebrazione sarà presieduta da mons. Lorenzo Leuzzi, delegato per la Pastorale sanitaria della Diocesi di Roma. La figura del Santo sarà presentata dal gesuita padre Alessandro Piazzesi sj, incaricato di diffonderne la conoscenza e la devozione.
 
“Inizialmente - ha raccontato ancora Cilenti - d’accordo con i frati cappellani dell’Istituto allestimmo un piccolo altare a lui dedicato per diffonderne il culto. Successivamente nell’ospedale fu costruita una teca che conterrà una reliquia di Moscati. Alla fine i nostri sforzi e la nostra fede sono stati premiati, anche perché era tanto tempo che non si dedicava una chiesa di un ospedale così importante ad un santo”.
 
Previsti, tra gli altri, gli interventi dei vertici aziendali Ifo e dell’Associazione Medici Cattolici Italiani rappresentata dal segretario nazionale, Vincenzo Saraceni, dal tesoriere nazionale, Franco Splendori e quello della sezione di Roma, Pietro Scanzano.
 
“Da dipendente degli Ifo per 40 anni – ha concluso il presidente dell’Associazione Medici Cattolici Italiani del Lazio - vedo coronare un sogno ed un obiettivo quale medico e dirigente Amci. Grazie a mons. Leuzzi, e ai due cappellani francescani, padre Ugo e padre Appio”.

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