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Lunedì 03 OTTOBRE 2011
Contenzioso medico. Denunce triplicate in 10 anni

Erano 9.567 nel 1997 e hanno raggiunto quota 29.543 nel 2007. Sono le denunce che i cittadini hanno presentato contro i medici. Il dato è stato presentato al workshop “La gestione del conflitto nella responsabilità  sanitaria” organizzato nell’ambito del 66° Congresso Fimmg-Metis in corso a Villasimius. Sottolineata dai relatori l’importante opportunità offerta dall’obbligo del tentativo di conciliazione per risolvere il contenzioso medico-legale.

Il contenzioso medico legale ha visto una forte escalation negli ultimi anni: 9.567 denunce nel 1994, 29.543 nel 2007. Quale la prima conseguenza? L’aumento dei premi assicurativi da 35 milioni e 406 mila euro del 1994 a 453 milioni del 2007, il mille per cento. “Ma il legislatore ha introdotto un’opportunità per risolvere in via stragiudiziale le controversie in relazione alla responsabilità medica”, ha osservato Beatrice Lomaglio, vice segretario generale di Assomedico in occasione del workshop “La gestione del conflitto nella responsabilità sanitaria” che si è svolto nel corso del 66° Congresso nazionale Fimmg-Metis a Villasimius.
Occhi puntati, quindi, sulla conciliazione. “Dal marzo 2011 il Decreto Legislativo 4 marzo 2010, n.28, in attuazione dell’art.60, Legge 18 giugno 2009, n.69, ha imposto anche in tema di responsabilità medica un tentativo di conciliazione obbligatoria prima dell’azione giudiziaria. L’esito ottimale della mediazione – ha aggiunto Lomaglio – vede il mediatore come figura centrale, nel ruolo del cosiddetto ‘facilitatore di dialogo’ tra le parti, al fine di far emergere la consapevolezza degli interessi e il raggiungimento di soluzioni condivise”.
Per questi motivi, Assomedico ha firmato un protocollo di intesa con Cittadinanzattiva/Tribunale dei diritti del malato e con l’organismo di conciliazione AR Net per costituire una sezione specializzata nella mediazione in ambito di responsabilità sanitaria. Questo, come hanno spiegato al workshop, per offrire una garanzia sulla professionalità di mediatori specializzati nel trattare controversie così delicate come quelle che riguardano l’area della salute.
“L’istituto della conciliazione – ha concluso Lomaglio – potrà sempre più divenire una soluzione al contenzioso medico-paziente, anche se il pilastro della relazione tra le due parti rimane sempre ancorato al rapporto di fiducia che viene costruito quotidianamente con il rispetto tra il professionista, il suo assistito e viceversa, che sfoci in una vera e propria alleanza terapeutica”.
Come ricordato da Stefano Nobili, del team Comunicazione di Fimmg nazionale, attualmente le specializzazioni mediche più interessate al contenzioso medico-legale sono quelle chirurgiche, “ma anche la medicina generale verrà sempre più interessata in un prossimo futuro. L'auspicio è che si faccia sempre più informazione ai medici di famiglia in ambito di ‘mediazione’”.
 

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