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Martedì 04 OTTOBRE 2011
Sicilia ed Emilia siglano intesa su ortopedia tra il Santa Teresa e il Rizzoli

Un Dipartimento ortopedico di 84 posti letto, tre sale operatorie e cinque ambulatori per visite specialistiche, gestito dallo IOR - Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna in Sicilia, nella struttura "Villa Santa Teresa" di Bagheria (Palermo).. È quanto prevede il Protocollo d’intesa tra le due Regioni firmato dai due presidenti, Raffaele Lombardo e Vasco Errani.

L'obiettivo è creare un centro ortopedico di eccellenza in Sicilia e ridurre la mobilità sanitaria: nel solo 2010, oltre mille pazienti siciliani si sono recati al Rizzoli di Bologna - con disagi per gli interessati e le famiglie legati al viaggio e alla permanenza lontano da casa - per l'assistenza specialistica di ortopedia e riabilitazione. A questi vanno aggiunti i pazienti che si rivolgono alle cliniche private e agli ospedali di altre regioni del nord Italia. Il flusso di mobilità verso il Rizzoli e' legato all'importanza e alla fama dell'Istituto, per cui il criterio ispiratore alla base del Protocollo e' rappresentato dalla volontà di portare il "brand" di qualità Rizzoli in Sicilia. E' prevalentemente alla popolazione siciliana, quindi, che si rivolgerà l'offerta di prestazioni del Dipartimento dello IOR "Rizzoli-Sicilia".
Un centro di eccellenza, dunque, che ha un importante valore aggiunto: Villa Santa Teresa, in origine albergo, poi trasformata in casa di cura, e' una struttura confiscata alla mafia, che viene messa a disposizione del pubblico. La Regione Siciliana si impegna ad ampliare e adeguare strutture murarie e impianti del complesso per renderli conformi alle esigenze operative dello IOR e alla normativa sull'autorizzazione sanitaria e accreditamento per le funzioni previste. Le visite ambulatoriali al Dipartimento Rizzoli-Sicilia inizieranno il 1° febbraio: da domani, 5 ottobre, sarà già possibile telefonare allo 091 901294 - dal lunedì al venerdì  dalle 8.00 alle 15.00 - per prenotarsi. I ricoveri, e quindi l'attività chirurgica, cominceranno invece entro il mese di aprile. Ci sarà un'attivazione per step successivi, che vedrà in funzione subito i reparti di Ortopedia Generale, Medicina Fisica e Riabilitativa, Terapia Intensiva, oltre al Day Surgery Ortopedico. Dopo un anno dall'apertura verrà avviata anche l'attività del reparto di Ortopedia Oncologica.
La struttura sarà organizzata, per il periodo della durata della convenzione, e cioè nove anni, come Dipartimento dello IOR "Rizzoli-Sicilia". Il personale medico e infermieristico che vi lavorerà è dello IOR. Verranno attivati o estesi bandi di gara in Sicilia per la gestione di alcune funzioni di supporto. La Regione Siciliana si farà carico presso l'Amministrazione giudiziaria dell'affitto per l'utilizzo di Villa Santa Teresa.
Per quanto riguarda l'attività svolta dal Dipartimento Rizzoli-Sicilia, anche a mezzo di un accordo sinergico volto a valorizzare gli organigrammi, le dotazioni tecnologiche e l'organizzazione di Villa Santa Teresa, l'Ortopedia Generale potrà produrre a regime circa 1450 ricoveri l'anno in degenza ordinaria e 680 in Day Surgery; circa 425 ricoveri in degenza ordinaria per l'Ortopedia Oncologica e altrettanti in Day Surgery; 4300 le giornate di degenza per la Medicina Riabilitativa e circa 20mila visite ambulatoriali. A fronte di quest'attività assistenziale prodotta, il costo per lo start up, a carico della Regione Siciliana, e' di 3,9 milioni di euro; si stima che i costi di gestione ammonteranno per il primo anno d'attività a 14 milioni di euro e a circa 21 milioni all'anno quando la struttura sarà a regime.
Per lo IOR l'accordo per Villa Santa Teresa porterà a un rafforzamento del suo ruolo di Centro di Riferimento (Hub) nazionale ortopedico, con la possibilità di svolgere attività e servizi già erogati al Rizzoli anche in Sicilia, in una sede facilmente raggiungibile dai pazienti che vi risiedono.
 
All’intesa fa seguito oggi la Convenzione tra l'assessorato della Salute della Regione Siciliana e lo IOR siglata dai due direttori generali, rispettivamente Maurizio Guizzardi e Giovanni Baldi.

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